Grandissimo fermento sul web in seguito all'intervista che Paul Lee, presidente della ABC, ha rilasciato alla Television Critics Association: interrogato in merito a una possibile serie televisiva live-action sull'universo di Star Wars - ricordiamo che va già in onda la serie animata Star Wars: le guerre dei Cloni - Lee ha risposto che "ci piacerebbe molto sviluppare qualcosa insieme alla Lucasfilm (acquistata di recente dalla Disney che è anche proprietaria della ABC, ndr) ma non sappiamo ancora di cosa si tratterà. Non abbiamo avuto modo di riunirci e non ci è stato possibile farlo fin tanto che la compravendita era in corso, ma adesso che l'affare è sistemato possiamo occuparci del lato creativo. Vaglieremo tutte le possibili serie e di certo una serie ambientata nell'universo di Star Wars è più che probabile".
In realtà la notizia su un serial del genere sta circolando già da anni, anche perchè la Lucasfilm nella persona di Rick McCallum, aveva già avviato la fase di pre-produzione del progetto. Ben cinquanta script sono stati collezionati, tra cui spicca la firma di Ronald D. Moore (Battlestar Galactica) e McCallum ha descritto le sceneggiature come tra "le più provocatorie che abbia mai letto". La storia è ambientata tra il terzo e quarto capitolo cinematografico della saga, nei quartieri più loschi di Coruscant, il pianeta centrale dell'Impero. Il presunto protagonista è un cacciatore di taglie e la trama è stata descritta come una sorta de Il Padrino nell'universo di Star Wars.
Insieme alla pianificazione della storyline i geni della Lucasfilm si sono occupati anche dell'aspetto scenografico dello show, uno dei punti cardini di una qualsiasi serie sci-fi. Lunghe ore di lavoro sono state dedicate al design per i personaggi, costumi, set, da un gruppo di artisti che ha lavorato per oltre un anno al terzo piano dello Skywalker Ranch di George Lucas, sotto stretta supervisione di McCallum e Lucas stesso. Gran parte di questo materiale è stato poi utilizzato per la creazione del videogame Star Wars: 1313 che sta per arrivare sul mercato.
L'ostacolo principale che ha impedito la messa in opera del progetto è stato l'elevato costo di produzione (più cinque milioni di dollari per episodio) che nessun network si sentiva in grado di affrontare. Un budget così alto era dovuto non soltanto agli effettivi costi di produzione della serie, ma al fatto che la Lucasfilm era decisa a mantenere i diritti d'autore e quindi chiunque avesse deciso di mandare in onda la serie avrebbe dovuto pagare la Lucas per questo privilegio. Adesso che la Disney ha acquistato la società ed essendo già proprietaria di più di un network televisivo, questi costi vengono abbattuti.
D'altro canto esiste una regola non scritta secondo la quale i network evitano di mandare in onda serie televisive se al cinema si sta proponendo lo stesso soggetto, così come ha accuratamente evitato di fare la Warner Bros con Batman mentre Christopher Nolan girava la sua trilogia e la Disney ha già annunciato un altro sequel di Star Wars per il 2015. La ragione addotta è quella di evitare una saturazione che porterebbe a desensibilizzare il pubblico. Lee ha specificato che per quanto riguarda l'universo Marvel "si stiamo producendo S.H.I.E.L.D., ma non è The Avengers, sono solo due storie che esistono nello stesso universo, è un tipo di approccio obliquo ed è forse lo stesso metodo che dovremmo usare per Star Wars". Se il progetto va in porto la ABC vanterà un'accoppiata di sci-fi series praticamente imbattibile.