Josh Trank avrebbe dovuto dirigere Boba Fett: A Star Wars Story e il regista ha ora svelato che non riusciva a sopportare la segretezza imposta dalla Lucasfilm.
Il film dedicato al cacciatore di taglie era stato annunciato in contemporanea con Rogue One ed era poi stato abbandonato.
Il regista, intervistato da ComicBookMovie, ha parlato della situazione legata al progetto che ha contribuito a convincerlo fosse giusto rinunciare al lungometraggio. Josh Trank ha sottolineato: "La risposta semplice è che ho firmato così tanti accordi di riservatezza che non avrei potuto parlarne in modo responsabile. Quello che direi in veste di filmmaker, il motivo per cui sono così entusiasta di parlare di Capone e di qualsiasi cosa di cui mi occuperò rispetto al periodo durante il quale stavo lavorando a Boba Fett e Fantastic 4 - I Fantastici Quattro o tutti questi altri progetti di alto profilo e avvolti dalla segretezza, è che non sono una persona molto riservata di natura e quando si sta lavorando a questo tipo di film non puoi rivelare assolutamente nulla di ciò che stai facendo".
Il regista ha aggiunto parlando del progetto ambientato nell'universo di Star Wars: "Sai anche che tutte le persone che amano questi film e ciò che adori vogliono sapere quello che sta accadendo e vuoi parlarne così disperatamente perché desideri condividere tutto quanto con tutti e non vuoi escluderti dalla comunità dei fan con cui ti immedesimi. Non c'è nessun modo in cui puoi parlare di quelle cose, tranne per il fatto che ovviamente c'era qualcosa di cui ero entusiasta".
Trank ha però lodato il clima esistente tra i produttori della Lucasfilm: "Il fatto è che tutte le persone dello studio con cui ho avuto l'onore di lavorare per poco più di due anni ora sono dei miei amici davvero stretti. Ci siamo divertiti così tanto insieme. Le persone che lavorano lì a San Francisco sono semplicemente le più creative e fantastiche con cui io abbia mai avuto la possibilità di lavorare prima di iniziare a realizzare Capone".