Ewan McGregor ha parlato delle riprese dei film prequel di Star Wars spiegando quanto sia stato difficile recitare nelle scene in cui è stato poi aggiunto Yoda in digitale grazie agli effetti speciali.
L'attore è attualmente impegnato nelle riprese della serie Obi-Wan Kenobi e ha svelato i dettagli della sua esperienza sul set della saga stellare parlando con Pedro Pascal, la star di The Mandalorian, per Variety Actors on Actors.
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Ewan McGregor ha raccontato parlando della sua esperienza nell'universo di Star Wars: "Sono stato fortunato perché nelle scene del primo film che ho girato ho potuto recitare con il pupazzo di Yoda sul set. Ed è stato straordinario perché ho recitato con lui. Non riuscivo a credere che stessi recitando con Yoda. Ci sono così tante persone che lo animano e lo spazio in cui ti muovi è sollevato perché sono sotto il pavimento e noi stavamo camminando letteralmente uno accanto all'altro, ed è 'vivo'. Poi ogni volta che George gridava 'Cut', Yoda 'moriva' perché tutti si fermavano. Ogni volta alla fine della scena era piuttosto disturbante assistere a questo momento".
L'interprete di Obi-Wan Kenobi ha aggiunto: "Poi nel secondo e nel terzo film lo hanno sostituito con la versione digitale del personaggio, e non era altrettando accattivante. Inoltre conosciamo Yoda nella versione pupazzo. Ce lo ricordiamo dai film originali che era in quella versione, quindi quando è stato improvvisamente realizzato al computer non mi sembrava più Yoda. Trovo sia interessante che per Grogu in The Mandalorian siano tornati a usare una presenza fisica".
McGregor è attualmente impegnato nelle riprese della serie Obi-Wan Kenobi e la star ha dichiarato: "Sto avendo un'esperienza meravigliosa sul set con quell'incredibile tecnologia e non dovendo stare troppo di fronte allo schermo verde e blu, è un po' come ritornare all'inizio di Hollywood". L'attore ha infatti spiegato che i nuovi schermi LED permettono di recitare circondati da ambienti fotorealistici. L'attore ha sottolineato: "Sono entusiasta perché mi sembra che ora tutto sia possibile e allora puoi inventare delle cose, ci sono spazi in interni ed esterni che non esistono nel mondo reale e ci fanno immergere in quell'ambiente. E inoltre non si deve mai prendere l'aereo. Viaggiare è stato grandioso per i primi 30 anni della mia carriera, ma ora voglio semplicemente stare a casa. Voglio andare al lavoro e poi tornare a casa in macchina. Voglio un lavoro normale".