In molte scuole italiane, tra le quali figurano anche alcuni istituti di Torino, gli studenti hanno emulato i giochi di Squid Game. In uno di questi "giochi", astucci e righelli vengono capovolti colpendoli come nella sequenza presente della serie e i perdenti devono essere presi a schiaffi dai compagni: la Fondazione Carolina chiede di sospenderne la trasmissione.
Dopo la Grand Bretagna e il Belgio i giochi violenti ispirati alla serie tv sudcoreana sono arrivati anche nei cortili delle scuole piemontesi: una classe di terza elementare dell'Ic Duca d'Aosta di Torino è stata sorpresa a giocare in cortile ad una versione rivisitata di 'un due tre stella' dove chi perde viene colpito o preso a schiaffi.
"Le maestre si sono accorte che quel gioco non era normale e sono intervenute", ha riferito Serenella Cuiuli, preside della Duca d'Aosta. "Si sono fatte spiegare la storia dai bambini e hanno scritto ai rappresentanti di classe invitando le famiglie a prestare più attenzione a quel che guardano i figli fuori da scuola."
In un'altra classe di una scuola primaria torinese alcuni bambini costringevano i compagni a giocare a ddakji, la sfida della serie secondo la quale si deve ribaltare un cartoncino ripiegato lanciandocene sopra un altro: il gioco è stato riproposto dai bambini con righelli e astucci e chi perde riceve uno schiaffo; ai ragazzi che si rifiutano di giocare vengono svuotati gli zaini fuori dalle finestre.
Paolo Picchio, presidente onorario della Fondazione Carolina, ha chiesto di sospendere la serie tv lanciando una raccolta firme su Change.org: "Non possiamo affidare ai social il nostro domani, istituzioni e famiglie devono intervenire. Ai tanti incontri che siamo tornati ad organizzare anche in presenza, i genitori non partecipano come ci si aspetterebbe. Molti sono troppo impegnati, altri non credono che i propri figli possano avere problemi di questo tipo."