Sam Raimi ha svelato su Reddit il motivo esatto per cui gli stava a cuore la realizzazione di Spider-Man, uscito nel 2002. A domanda diretta di un fan su perché si sia cimentato con la trilogia, il regista, attualmente impegnato con la promozione di un horror che ha prodotto, ha evocato un legame molto personale con l'universo di Peter Parker.
Per l'esattezza, questa è stata la risposta di Sam Raimi: "Ho diretto il primo Spider-Man perché ero un grande appassionato di questo geniale personaggio ideato da Stan Lee. Peter Parker e Spider-Man sono stati una parte importante della mia adolescenza. Trovavo toccante quanto lui sacrificasse per gli altri. Proteggeva gli innocenti, e al contempo doveva occuparsi di sua zia May e persino fare i compiti. [...] Era davvero una brava persona."
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Raimi ha raccontato la storia di Peter Parker attraverso tre film, con un quarto che era in lavorazione ma è stato cancellato per via di divergenze creative tra il regista e la Sony. Attualmente è di nuovo nel mondo Marvel con la regia di Doctor Strange in the Multiverse of Madness, le cui riprese sono in corso a Londra in vista di un'uscita nelle sale il prossimo anno. Per Raimi è una buffa chiusura del cerchio, dato che Strange - altro personaggio a cui è molto legato - fu oggetto di un inside joke ai tempi di Spider-Man 2.
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C'è anche la possibilità che almeno un'incarnazione di Spider-Man - quella con le fattezze di Tom Holland - appaia nell'atteso sequel, per restituire il favore a Stephen Strange che ha un ruolo minore in Spider-Man: No Way Home, che dovrebbe uscire alla fine dell'anno. Molti fan sperano di vedere Tobey Maguire e Andrew Garfield in quest'ultimo lungometraggio, ma al momento non ci sono conferme al riguardo, e Holland ha apertamente smentito la loro presenza nel film.