Pochi giorni fa la serie I Soprano ha compiuto venticinque anni dalla messa in onda del primo episodio. Tuttavia, il creatore della serie David Chase, non è particolarmente entusiasta. Nel corso di un'intervista rilasciata a The Times UK, ha definito conclusa l'età d'oro della televisione.
Secondo Chase, coloro che si occupano di tv oggi non sono più interessati a produzioni del calibro de I Soprano ma anche The Wire, Mad Men e Breaking Bad:"Sì, questo è il 25° anniversario, quindi ovviamente è una celebrazione. Ma forse non dovremmo guardarla così. Forse dovremmo vederla come un funerale... Stiamo tornando a dov'ero io. Ci saranno gli spot pubblicitari".
Il futuro della tv
Chase si riferisce anche alla scelta di Netflix e Amazon Prime Video di introdurre dei piani con la pubblicità a prezzi inferiori. Attualmente, David Chase è impegnato, insieme a Hannah Fidell, nella realizzazione di una nuova serie tv su una sex worker costretta ad entrare nel programma di protezione testimoni. Inizialmente destinata a FX, dopo una serie di riunioni a Chase è stato comunicato che lo show sarebbe stato troppo complesso per gli spettatori odierni.
"A chi si rivolge tutto questo? Immagino agli azionisti? E mentre la razza umana va avanti, siamo sempre più orientati al multitasking. Il telefono è solo un sintomo ma chi può davvero concentrarsi? Tua madre potrebbe essere in fin di vita e tu sei lì accanto al suo letto d'ospedale a rispondere al telefono. Sembriamo confusi e il pubblico non riesce a mantenere la concentrazione, quindi non possiamo creare nulla che abbia troppo senso, richieda attenzione e necessiti che il pubblico si concentri. E per gli esecutivi delle piattaforme di streaming? Sta peggiorando. Stiamo tornando a dove eravamo. Quindi, è un funerale. Qualcosa sta morendo" ha concluso Chase.