La guerra civile in Siria vista attraverso gli occhi di chi la vive ogni giorno; l'Italia dell'intercultura, dell'integrazione, delle esperienze di inclusione sociale e delle lotte per i diritti; le storie dei migranti di ieri e di oggi. Sono queste alcune delle tematiche al centro della 6/a edizione di Sguardi sul Reale, il festival del cinema documentario che si terrà dal 14 al 17 aprile a Terranuova Bracciolini (AR), organizzato dall'Associazione Macma, con la collaborazione di Fondazione Sistema Toscana.
L'evento indaga i territori dell'attualità proponendo 23 eventi tra proiezioni, workshop, mostre fotografiche e di illustrazione, videoinstallazioni, concerti, incontri con artisti e esperti, cene e aperitivi. Tanti gli ospiti di quest'anno, dai registi Pietro Marcello e Michelangelo Frammartino al cantautore livornese Bobo Rondelli, dal produttore Gianluca Arcopinto ai fotografi Francesco Cito, Alessandro Penso e Giuseppe Cardoni, dalla giornalista Valentina Petrini al critico Francesco Boille, dallo storico Paul Ginsborg al giurista Giovanni Maria Flick, fino all'Imam Izzedin Elzir.
"Sguardi sul Reale" si svolgerà presso Le Fornaci - Centro Culturale Auditorium (via Vittorio Veneto 19), dove si terranno le proiezioni dei film e, a seguire, gli incontri con gli autori. Il 'cinema del reale', è una forma di narrazione artistica in costante crescita e sviluppo - spiegano gli organizzatori - basti ricordare l'Orso d'Oro conquistato da Gianfranco Rosi all'ultima Berlinale con il doc Fuocoammare. La sua forza consiste nel saper interpretare i cambiamenti, indagare la realtà e l'uomo attraverso una libertà espressiva e un potere di coinvolgimento che a volte superano persino quelli del cinema di finzione.
Tante le proiezioni in programma. Ad aprire il festival, giovedì 14 aprile, il documentario Eau argentée - Autoritratto siriano (Francia, Siria, 2014, 92'), applaudito a Cannes nella sezione Special Screenings, che racconta la vita nella città assediata di Homs attraverso centinaia di video caricati su Youtube dai resistenti. Un documento impressionante e toccante delle distruzioni e delle atrocità del conflitto, viste attraverso gli occhi di chi le vive ogni giorno. Nello spazio esterno dell'auditorium, alle 20.30 ancora la Siria protagonista con Suleima di Jalal Maghout (Siria, 2014, 15'), film d'animazione che riporta la guerra civile con una prospettiva inedita al più usuale reportage giornalistico.
Venerdì 15 aprile si continua con la proiezione di Bella e perduta di Pietro Marcello (Italia, 2015, 87'), l'unica pellicola italiana in concorso all'ultimo Festival di Locarno. Un ritratto poetico e surreale dell'Italia di oggi e della Campania tra disastri ambientali e camorra, tratteggiato attraverso il viaggio di Pulcinella, il servo sciocco incaricato di portare a nord, verso la Tuscia, un piccolo di bufalo allevato nella Reggia di Carditello dal pastore Tommaso. In sala saranno presenti il regista e Paul Ginsborg (storico e studioso dell'Italia contemporanea). Coordinerà Francesco Boille (critico cinematografico di Internazionale). Prima del film, dalle 20.00 apericena a cura di #QuasiQuasi_social cafè_. Nello spazio esterno, a partire dalle 21.00 sarà attiva una videoinstallazione a cura di Macma.
Sabato 16 aprile alle 17.00 si parlerà di agricoltura sociale con Nuove terre di Francesca Comencini e Fabio Pellarin (Italia, 2015, 72'), cinque cortometraggi per una proiezione in collaborazione con Paterna - Soc. Agr. Coop. Storie diverse tra loro, ambientate in luoghi diversi, ma tutte accomunate da esperienze in cui l'attività agricola è il mezzo per promuovere azioni co-terapeutiche, di riabilitazione e di coinvolgimento attivo di persone svantaggiate. Nello spazio esterno, alle 20.30 in programma Eccoli di Stefano Ricci (Italia, 2015, 20'), documentario che evoca la memoria degli anni rivoluzionari di Franco Basaglia e del suo lavoro per abbattere le barriere tra i manicomi e il resto del mondo.
Il festival si concluderà domenica 17 aprile con la proiezione di Dustur di Marco Santarelli (Italia, 2015, 74'): un viaggio dentro e fuori dal carcere, per raccontare l'illusione e la speranza di chi ha sognato e continua a sognare un "mondo più giusto" (ore 17.00). Dalle 20.30, storie di migranti fuggiti dalla Bosnia per raggiungere la Danimarca nel doc Flotel Europa di Vladimir Tomic (Danimarca, Serbia, 2015, 60'), che sarà proiettato nello spazio esterno.