Rupert Grint deve al personaggio di Ron Weasley e alla saga di Harry Potter la sua grande fama, eppure, in una recente intervista con il Guardian, l'attore non ha nascosto che, per una persona timida come lui, ritrovarsi di colpo al centro di tanto clamore può essere davvero stressante. Tanto che, in un momento particolare della sua vita, Rupert ha pensato addirittura di abbandonare il popolarissimo franchise.
"Sono sempre stato timido" ha raccontato Rupert Grint "e recitare mi è sempre piaciuto perchè potevo nascondermi dietro il mio personaggio ed essere, anche se per poco, qualcuno di completamente diverso". Al di là della passione innata per la recitazione, c'è stata un'altra ragione che l'ha spinto a fare l'audizione per Harry Potter: "Amavo i libri, e infatti per i primi film ho avuto la sensazione di vivere in un sogno".
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C'è stato un momento particolare, però, in cui Grint ha cominciato a sentire tutto il peso di quella fama nuova: "Dopo il quarto film ho cominciato a sentire su di me una responsabilità e una pressione davvero troppo grandi. Eravamo diventati straordinariamente popolari. I red carpet, i riflettori, la stampa... non mi sono mai sentito a casa in quel tipo d'ambiente". Ed ecco che ha pensato di mollare tutto e tornare a casa: "Le volte in cui ho pensato di andare va in realtà sono state diverse. Le riprese di Harry Potter sono state un momento speciale ma anche un enorme sacrificio: lavorare per tutte quelle ore in così giovane età, per periodi così lunghi. Ricordo di aver pensato, durante una lunga pausa dal set: "Voglio davvero tornare lì? Forse tutto questo non fa per me". O forse erano solo i problemi di un adolescente".
Eppure la parte peggiore non sono stati neppure i lunghi mesi passati lontano da amici d'infanzia e famiglia, quanto la costante sensazione che il mondo intero non aspettasse altro che vedere loro, i giovani beniamini di Harry Potter, cadere in fallo nella vita privata: "Crescendo l'ho percepito sempre di più, una tensione costante, come se la gente non aspettasse altro che vederci sbagliare, aspettavano lo scandalo". Che, però, non c'è stato e, secondo Grint, per un motivo per preciso: "Non siamo mai stati a Hollywood in quegli anni. Abbiamo sempre girato a Watford e questo ci ha tenuti al riparo da un ambiente sicuramente più "aperto" a scandali legati alla droga e cose di questo tipo".
Ora che il magico universo di Harry Potter è un ricordo lontano, Rupert Grint può finalmente dedicarsi a nuovi progetti più maturi: al momento non è impegnato solo con la terza stagione di Snatch e la seconda di Sick Note, ma è stato da poco scritturato nella serie thriller scritta e diretta da M. Night Shyamalan.
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