La causa di Olivia Hussey e Leonard Whiting contro la Paramount Pictures per i presunti abusi subiti sul set di Romeo e Giulietta sembra destinata a essere archiviata.
Il giudice Alison Mackenzie ha oggi dichiarato che la richiesta di 100 milioni di dollari per i danni subiti è basata su un "grossolano errore di caratterizzazione" riguardante le scene presenti nel film e andrebbe contro il Primo Amendamento.
La decisione del giudice
In tribunale il giudice avrebbe sostenuto che i querelanti non avrebbero dimostrato la fondatezza delle accuse rivolte ai produttori del film Romeo e Giulietta.
Gli avvocati di Olivia Hussey e di Leonard Whiting non avrebbero dimostrato che la condotta sul set abbia violato qualche legge.
I querelanti avrebbero ammesso che la rappresentazione di scene di nudo con al centro dei minorenni possono essere considerate pornografiche solo se sono sessualmente suggestive al punto da andare contro i limiti previsti dalla legge.
Il giudice ha aggiunto: "L'argomentazione dei querelanti sull'argomento si limita al linguaggio scelto con cura dagli statuti federali e statali senza offrire alcuna autorità in merito all'interpretazione o all'applicazione di tali disposizioni statutarie e presunte opere di valore artistico, come il film in questione".
Romeo e Giulietta: il figlio di Zeffirelli risponde alla causa di Olivia Hussey e Leonard Whiting
Solomon Gresen, avvocato dei due protagonisti di Romeo e Giulietta, potrebbe comunque considerare di presentare un appello se il giudice confermerà la sua opinione. I portavoce di Paramount non hanno rilasciato alcuna dichiarazione riguardante la più che probabile archiviazione del caso avanzato dai due attori che avevano sostenuto di aver girato le scene di nudo nel film, quando avevano 15 e 16 anni, dopo che il regista Franco Zeffirelli aveva mentito sulla realizzazione di quei momenti.