Dal 6 luglio, distribuito da Arthouse e I Wonder Pictures, arriverà il film Rodeo, diretto da Lola Quivoron, di cui potete vedere in anteprima una clip in esclusiva.
Nel filmato si assiste a una video-chiamata durante la quale viene fatta una proposta alla protagonista che, tuttavia, deve cambiare il suo look.
I dettagli del film
Rodeo segna l'esordio alla regia di Lola Quivoron, che porta sul grande schermo il personaggio della ribelle e appassionata Julia (Julie Ledru, Migliore Attrice al Torino Film Festival 2022).
Nel film, Julia, spinta dalla passione per i motori e assetata dell'assoluto senso
di libertà che prova quando è in sella della sua fida compagna a due ruote, entra in un giro clandestino di motociclisti, un microcosmo essenzialmente maschile dove tutto è rito, velocità e pericolo.
La sinossi anticipa:
Il vento tra i capelli, il rombo del motore, l'asfalto caldo che scorre sotto le ruote. E l'adrenalina che percorre tutto il tuo corpo, come una scarica elettrica. Julia non riesce a immaginare la sua vita senza una moto. Fiera e indipendente, frequenta il giro dei "rodei" urbani, corse clandestine di motociclisti. Ma quando un incontro casuale la porta a unirsi a una banda di centauri, la posta in gioco si alza: in una successione di furti e colpi sempre più pericolosi, per riuscire a dimostrare il suo valore la ragazza dovrà essere disposta a
rischiare tutto. Tra Titane e Fast & Furious, Rodeo di Lola Quivoron è una corsa forsennata in moto, un mix altamente infiammabile con una protagonista travolgente e impossibile da dimenticare.
Le parole della regista
Lola Quivoron ha dichiarato: "Julie Ledru è stata incredibile, ha capito subito la complessità del personaggio che è, allo stesso tempo, inquieto, violento e manipolatore. Come me, ha difficoltà a identificarsi nel femminile o nel maschile - Julie, Julia e io siamo esseri non binari. Poi, dal momento in cui un attore incontra il suo personaggio, si può fare qualsiasi cosa, basta avere un po' di fiducia e lasciarsi guidare. Abbiamo costruito il personaggio insieme, lavorando sulla sua intensità, la sua velocità (è sempre un passo avanti a tutti), la sua brutalità, la sua irriverenza, la sua villosità".
La filmmaker ha proseguito sottolineando: "Julia è camaleontica, si trasforma continuamente, cambia aspetto, cambia maschera. Lei usurpa i posti di altre persone - di Ben, di Domino. Nel film, sembra che il suo corpo sia una specie di involucro che può essere ricoperto da una
maglia da calcio, una maglietta sporca del giorno prima, un reggiseno o denudato, ma
rimane sempre un corpo soggetto. E il suo giocare con le apparenze per avanzare nella
sua ricerca rende convincente la sua fluidità, è come se il suo corpo esistesse e non
esistesse - è metafisico, sia materiale che immateriale. Questo mi interessa molto perché
è così che si dà forza al corpo femminile: con il rifiuto di ogni affiliazione, sessualizzazione od oggettificazione. Julia si ribella a chi la fotografa, è un po' come Medusa che fa a pezzi chi osa guardarla. Se è desiderata, è perché lei lo permette. Gli unici sguardi che sopporta sono quelli di Kais e Ophélie, il resto del tempo, non smette mai di lottare contro ogni forma di predazione, oppressione, stranezza o desiderio e fantasia fuori luogo.
Credo che uno dei grandi soggetti del film sia il corpo di Julia".
Quivoron ha concluso: "È un corpo che lotta con altri corpi diversi dal suo. Ero ossessionata dall'idea che fosse il suo corpo femminile a creare la finzione. Rodeo parla di un personaggio che cerca il suo posto in questo triste mondo, vuole avere una spinta, una ragion d'essere e la trova nella sua moto, ma anche nel furto, una grande rapina che mette in piedi solo per la gloria e per il riconoscimento".