La memorabile scena di Quei bravi ragazzi, comunemente denominata "Buffo come?", in realtà era basata su un'episodio realmente accaduto a Joe Pesci durante la sua giovinezza, l'attore ha raccontato spesso la storia della genesi di quella che è diventata una vera e propria scena cult della storia del cinema.
Un giorno, mentre lavorava in un ristorante, un giovane Pesci avrebbe detto a un mafioso: "Però... sei buffo, sei divertente", il complimento, a quanto pare, ottenne una reazione, e soprattuto una risposta, piuttosto inaspettata e tutt'altro che entusiasta, molto simile a quella presente nella pellicola.
Pesci raccontò l'aneddoto a Martin Scorsese durante le riprese e il regista decise di includerlo nel film. Scorsese però non inserì la sequenza direttamente nella sceneggiatura, in modo che lo scambio di battute tra Pesci e Ray Liotta avrebbe suscitato reazioni di autentica sorpresa da parte del cast di supporto.
Durante l'intervista Liotta ha riportato le parole di Pesci a proposito del celebre aneddoto: "Joe mi stava raccontando una storia su quello che gli era successo nel Queens o dovunque fosse, un giorno ha detto a un tipo che era divertente... pochi minuti dopo è venuto fuori che l'uomo era un mafioso, a quanto pare gli rispose dicendo: 'Ah si? pensi che sia divertente?'".
Secondo Pesci però la scena non era affatto improvvisata, contrariamente a ciò che spesso si dice, in un documentario l'attore americano ha dichiarato: "Non improvvisi davanti alla telecamera in quel modo, tutti pensano che Marty non faccia niente e che lasci agli attori totale libertà."
"Non è vero. È assurdo pensare di poter fare un film del genere così, avevamo provato quella scena un sacco di volte." Ha concluso Pesci che in seguito vinse l'Oscar come miglior attore non protagonista per il suo ruolo in Quei bravi ragazzi.