Ieri a Le Iene, nel consueto spazio dedicato ai monologhi, ha parlato Mariano Gallo, in arte Priscilla, una delle più famose Drag Queen Italiane, anche per il suo ruolo di giudice e conduttrice delle prime due stagioni di Drag Race Italia. L'attore napoletano ha raccontato quando lui, Mariano, era in contrasto con Priscilla, per il modo in cui parlava e si truccava. Ecco il testo del suo monologo.
"Quanta paura può fare ancora un uomo truccato con una parrucca in testa che cammina su tacchi altissimi? Dico paura perché è quello che proviamo di fronte a ciò che non sappiamo riconoscere, a ciò che non riusciamo a capire. Dunque, che ci viene più facile temere, allontanare, condannare. Anche Mariano era così: un omosessuale che concepiva l'omosessualità come qualcosa da vivere in segreto, nella propria intimità, perché aveva interiorizzato, suo malgrado, una forma di omofobia", dice Priscilla, nella prima parte del monologo, come si vede nella clip caricata su Mediaset Infinity.
Mariano Gallo, ha parlato del contrasto tra lui e quello che credeva essere solo un personaggio "La paura è quella zona di apparente confort da cui non vogliamo uscire Quando si ha paura non si vede la realtà. Mariano non la vedeva. Mariano sono io. Mariano era in contrasto con Priscilla. Non gli piaceva il suo modo di parlare, di vestire, di comportarsi, non la capiva. E Priscilla sono io. Mariano non accettava le sfumature, le unicità. Non voleva mettersi in discussione. È solo confrontandosi con Priscilla che finalmente ha capito quanto fosse limitato, mediocre, chiuso. Grazie a Priscilla, Mariano è cresciuto. Ha imparato a vedere a colori ma anche Priscilla è cresciuta. Io sono cresciuto. E dopo il conflitto iniziale Mariano e Priscilla hanno imparato a conoscersi, rispettarsi. Ad andare d'accordo. A volte anche ad amarsi. Ma per molto tempo agli occhi di Mariano, che di mestiere fa l'attore, Priscilla era solo un personaggio".
Alla fine, Mariano e Priscilla hanno imparato a convivere, quando Gallo ha capito che lui e la Drag Queen sono due facce della stessa medaglia: "Con il tempo, tuttavia, Mariano ha capito che Priscilla lo porta sulla pelle e dentro di sé, tutto il giorno. Tutti i giorni. E se prima Mariano e Priscilla erano due facce della stessa medaglia, il giorno e la notte, che vivevano schiena e schiena e quando c'era una spariva l'altro, oggi, invece, camminano fianco a fianco. Hanno imparato che non bisogna avere paura di conoscere e di capire. La conoscenza rende liberi. Ora Mariano e Priscilla si tengono per mano e guardano finalmente insieme al futuro".