Richard Gere ha raccontato un'importante lezione di recitazione che imparò durante le riprese di Pretty Woman grazie agli insegnamenti di Garry Marshall. In una recente intervista con Spotlight with Jessica Shaw, ha spiegato in che modo il regista assicurò che la chimica tra i due protagonisti fosse perfetta.
Richard Gere e Julia Roberts conquistarono il mondo con la storia raccontata nella commedia romantica d'inizio anni '90, che lanciò nell'Olimpo delle star di Hollywood l'attrice, all'epoca praticamente agli esordi.
La regola
"Stavamo lavorando a Pretty Woman e cercavamo di capire come fare, scherzando e sperimentando con il regista, Garry Marshall, che era incredibile. Amo Garry" ha esclamato la star di Ufficiale e gentiluomo e Autumn in New York.
"Io e Julia eravamo lì, e lei stava praticamente iniziando come attrice, ed era Julia. È vivace, è così bla bla bla, ed io arrivo. Voglio recitare, voglio fare l'attore, ed eravamo un po' dappertutto tutti e due. Lei si muove, io mi muovo e Garry dice 'Aspettate un momento. In questo film uno di voi si muove e uno no e in questa scena la ragazza si muove e il ragazzo no'".
Indicazioni preziose
Un'indicazione importante per la scena:"Diceva molto su come approcciare i personaggi. Da lì puoi capire come pensano, come si sentono, cosa provano per se stessi, quanto sono tranquilli o agitati. Era un'indicazione molto significativa da parte di Garry".
Pretty Woman: Richard Gere ricorda il primo incontro con Julia Roberts
Pretty Woman racconta la storia di un ricco e affascinante uomo d'affari di Hollywood che ingaggia per due settimane una prostituta come accompagnatrice e le mostra i lussi di una vita agiata, ricevendo in cambio una lezione di amore e umanità.