C'è stato un tempo in cui i Power Rangers erano semplicemente una squadra di adolescenti con attitudine e tute sgargianti. Ma a oltre trent'anni dal debutto, lo spettro del razzismo involontario nella scelta del cast torna a bussare alla porta della memoria collettiva.
Il lato oscuro di Power Rangers: colori sbagliati nel momento sbagliato
A fare ammenda è Tony Oliver, storico capo sceneggiatore della serie, che nel documentario Dark Side of the Power Rangers - parte della docuserie Hollywood Demons di Investigation Discovery - ammette: "È stato un errore enorme". Nella prima stagione, trasmessa su Fox Kids nel 1993, il personaggio afroamericano Zack Taylor (Walter Emanuel Jones) vestiva i panni del Black Ranger, mentre l'asiatica Trini Kwan (Thuy Trang) interpretava la Yellow Ranger. "Nessuno di noi stava pensando agli stereotipi", afferma Oliver, aggiungendo che fu un assistente, durante una riunione, a fargli notare quanto quella scelta suonasse infelice.

Nel documentario, vengono mostrati filmati amatoriali in 8mm realizzati dal coordinatore degli stunt Jeff Pruitt, in cui gli stessi attori ironizzano sulla questione. In una scena in aula, Jones si rivolge alla telecamera e dice: "Mi chiamo Walter Jones, interpreto Zack. Sono nero e interpreto il Black Ranger... chi l'avrebbe mai detto?". Oliver rivela anche che Thuy Trang non fu la prima scelta: la parte inizialmente era di Audri Dubois, che lasciò la produzione dopo il pilot a causa di una disputa salariale.
Amy Jo Johnson, storica interprete della Pink Ranger, commenta: "Walter faceva battute simpatiche sulla cosa. Penso sia divertente se davvero non fu intenzionale... ma sul serio? Non succederebbe mai oggi". A detta del co-creatore Shuki Levi, la scelta non fu premeditata: "All'epoca, io e Haim (Saban, ndr) eravamo nuovi in America. Venivamo da Israele, dove il colore della pelle non era una questione centrale. Non ci facevamo caso". Eppure, l'industria statunitense è un contesto dove l'immaginario ha un peso specifico e le immagini - anche se nate da inconsapevolezza - finiscono per lasciare impronte profonde. La serie andò avanti, sostituendo periodicamente i protagonisti. Dopo la seconda stagione, sia Jones che Trang lasciarono per motivi economici: i loro successori furono rispettivamente Johnny Yong Bosch, coreano-americano, e Karan Ashley, afroamericana. Ironia della sorte o tardiva riparazione?