"L'Orchestra di Piazza Vittorio con la sua musica incarna perfettamente il matrimonio tra oriente/occidente ed è la prova di quanto le frontiere siano poco reali quando talenti umani le attraversano." Dichiara Fariborz Kamkari, il regista curdo dell'acclamato e premiato I fiori di Kirkuk. Pitza e datteri è una divertente storia di integrazione multiculturale con protagonista la pacifica comunità musulmana di Venezia che viene sfrattata dalla sua moschea da un'avvenente parrucchiera per farne un salone di bellezza: Bepi, un veneziano convertitosi all'Islam (interpretato dal friuliano Giuseppe Battiston), il giovanissimo Imam Saladino (Mehdi Meskar, calabrese-magrebino-parigino cresciuto a Treviso), la splendida parrucchiera Zara (la franco-africana Maud Buquet), il "presidente" della comunità Karim (il pakistano Hassani Shapi), la musulmana progressista Fatima (l'italo-africana Esther Elisha) e il curdo Ala (il siciliano Giovanni Martorana).
"Questa ricchezza d'influenze - continua Kamkari - doveva riflettersi anche nella musica del film. L'Orchestra di Piazza Vittorio, che ha composto anche le musiche de 'I Fiori di Kirkuk', era la scelta ideale." Ispirate alle commedie italiane degli anni '50 e '60, le sonorità della colonna sonora sono vicine al jazz e al blues, con i codici etnici più naturali dell'Orchestra di Piazza Vittorio. La maggior parte delle composizioni sono opera di Ziad Trabelsi, compositore e cantante tunisino da sempre attento alla contaminazione musicale. La produzione artistica della colonna sonora è di Pino Pecorelli, bassista dell'Orchestra di Piazza Vittorio fin dalla sua fondazione nel 2002; gli arrangiamenti sono di Mario Tronco, Pino Pecorelli e Leandro Piccioni.