L'esperta di pirati Iszi Lawrence ha analizzato il primo film del franchise Pirati dei Caraibi, La maledizione della prima luna, assegnando il massimo dei voti al Capitano Jack Sparrow di Johnny Depp.
Uscito nel 2003, il primo film sui Pirati dei Caraibi di Gore Verbinski porta sullo schermo una delle attrazioni più popolari dei parchi tematici Disney dando il via a un franchise che avrebbe incassato oltre 4,5 miliardi di dollari al botteghino. Il Capitano Jack Sparrow di Johnny Depp, un pirata intelligente e spavaldo, ma anche goffo e un tantino effeminato, è una figura chiave in tutti i film ed è la principale ragione del loro successo. La performance di Depp, che per il personaggio si è ispirato a un misto tra Keith Richards e la puzzola Pepé le Pew, non ha subito convinto i produttori DIsney che hanno chiesto al divo se per caso non fosse ubriaco. Il pubblico ha invece amato da subito il personaggio che ha conquistato un osto speciale nel cuore dei fan e adesso è stato anche promosso da un'esperta di pirateria.
In un nuovo video da History Hit su YouTube, Iszi Lawrence prende in esame il primo film dei Pirati dei Caraibi analizzandone l'accuratezza storica.
Pirati dei Caraibi: Johnny Depp spiega perché non sentirà la mancanza di Jack Sparrow
Ecco alcune osservazioni di Lawrence: "Le persone erano etichettate. Se sei un sacerdote e sei stato arrestato per qualcosa potresti essere marchiato, poi non potresti più dichiararti sacerdote. La battuta di Jack Sparrow nel film, 'Avete sentito parlare di me?', è meravigliosa. Questo è quello che volevi come pirata. Volevi che il tuo nome ti precedesse in modo che la gente si arrendesse prima di combatterti. La trovata del codice del pirata invece è una sciocchezza. Sì, ci sono codici pirateschi, ci sono molti codici pirateschi. Ogni nave pirata aveva il suo codice, è reali, ma la fratellanza universale di pirati in cui tutti seguono le stesse regole - non è reale".
E inoltre: "Il ritratto di Johnny Depp del Capitano Jack Sparrow come una rock star cool è perfetto perché i pirati erano visti dalla popolazione come incredibilmente cool e sexy. L'età d'oro della pirateria, dal 1715 al 1722, secondo me è stata davvero qualcosa del genere. Una storia generale dei pirati uscì come nel 1724, quindi tutti parlavano di pirati. Erano visti come eroi. Stavano infrangendo tutte le regole. Questi erano uomini senza diritto di sangue che si comportavano come signori. Un sacco di persone volevano essere pirati. Stavano vivendo una vita che nessuno osava vivere, si impadronivano letteralmente della loro libertà".