Guillermo del Toro ha appena presentato al Festival di Venezia il suo The Shape of Water, che è stato apprezzato dalla critica. Durante la conferenza stampa, il regista ha parlato di altri progetti a cui si sta dedicando e si è soffermato su Pinocchio, un film che sta tentando di far diventare realtà da dieci anni. Del Toro ha immaginato una rielaborazione della classica favola: la sua idea prevede un film in stop-motion ambientato durante l'ascesa al potere di Mussolini. Il regista ha ammesso che realizzare un Pinocchio antifascista sarebbe stato difficile da finanziare, anche se tutto il materiale di scena è già pronto:
"Ho cercato i finanziamenti per circa dieci anni. Abbiamo i pupazzi, abbiamo i materiali. Provo sempre, o quasi, a complicarmi la vita. Nessuno dei film che vorrei fare è facile. E nessuno di questo film è qualcosa che qualcun'altro vorrebbe fare. Nessuno voleva fare i supereroi quando ho fatto Hellboy. Nessuno voleva fare mostri quando ho fatto Pacific Rim. Quando ho annunciato Pinocchio, mi hanno telefonato e appena dicevo 'è un Pinocchio antifascista' tutti interrompevano la chiamata. Se avete 35 milioni di dollari e volete rendere felice un uomo messicano, io sono qui."
The Shape of Water, in uscita nelle sale a dicembre, racconta la storia - ambientata durante la Guerra Fredda - di Elisa (Sally Hawkins), una donna che lavora in un laboratorio del governo ed è intrappolata in una vita fatta di silenzio e solitudine. La sua esistenza cambierà per sempre quando lei e la sua collega Zelda (Octavia Spencer) scopriranno un esperimento segreto.
Leggi la recensione: The Shape of Water: la fiaba nera di un Guillermo del Toro misurato e maturo
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