Durante una celebre intervista del 2003 Paolo Villaggio ha descritto le origini di una delle più celebri scene della storia del cinema italiano: quella de La corazzata Potemkin. Villaggio raccontò anche di quando, presentando Fantozzi in Unione Sovietica, si trovò a dire la sua sul film e sul diktat sovietico imposto nella società comunista; a detta del comico fu uno dei momenti più incredibili di tutta la sua vita.
La celebre scena è presente nel film Il secondo tragico Fantozzi, film del 1976 diretto da Luciano Salce. La corazzata Kotiomkin è il film fittizio ispirato parodisticamente a La corazzata Potëmkin. Durante l'intervista Villaggio ha dichiarato: "Devo dire che è veramente un film di una noia mortale."
"Mi ricordo che quando ero giovane, era quasi obbligatorio vederlo. Soprattutto per noi di sinistra. Subivamo l'influenza culturale dell'Unione Sovietica, e c'erano due tabù intoccabili: la Resistenza e, ancora di più, la superiorità culturale del cinema e della letteratura sovietica." Ha continuato il comico.
Villggio ha anche parlato della sua esperienza in Unione Sovietica, sarà andata veramente così? Ecco le parole del comico genovese: "Il film in sé non è terribile, quanto il fatto che allora non si potesse dire niente contro il diktat culturale del partito. C'erano seimila persone ad ascoltarmi. E quando dissi che la corazzata era una boiata, si scatenò davvero l'entusiasmo. La gente applaudiva davvero per decine di minuti. Travolsero le sedie, gridarono il loro entusiasmo. Fu davvero commovente."