Come un fulmine a ciel sereno, Netflix ha appena annunciato la collaborazione con Paolo Sorrentino per il film originale È stata la mano di Dio che verrà girato a breve e riporterà il regista nella sua Napoli.
"Sono emozionato all'idea di tornare a girare a Napoli, vent'anni esatti dopo il mio primo film" ha dichiarato Paolo Sorrentino. "È stata la mano di Dio è, per la prima volta nella mia carriera, un film intimo e personale, un romanzo di formazione allegro e doloroso. Sono felice di condividere questa avventura col produttore Lorenzo Mieli, la sua The Apartment e Netflix. La sintonia con Teresa Moneo, David Kosse e Scott Stuber - di Netflix, sul significato di questo film, è stata immediata e folgorante. Mi hanno fatto sentire a casa, una condizione ideale, perché questo film, per me, significa esattamente questo: tornare a casa".
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È stata la mano di Dio è prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment, del gruppo Fremantle, e da Paolo Sorrentino. Le riprese partiranno a breve a Napoli.
Come ben sanno i tifosi di calcio, il termine 'Mano di Dio' si riferisce alla rete segnata di mano (quindi irregolarmente) da Diego Armando Maradona nei quarti di finale del Mondiale 1986, il 22 giugno 1986, ai danni dell'Inghilterra. In quel mondiale l'Argentina si portò a casa la Coppa del Mondo dopo aver battuto in finale la Germania Ovest e il gol di mano di Maradona fece la storia del calcio.
Da tifoso sfegatato del Napoli, Paolo Sorrentino nutre una venerazione per Diego Armando Maradona che ha perfino inserito una versione trasfigurata del El Pibe de Oro nel suo Youth - La giovinezza. Maradona ha molto apprezzato ringraziando pubblicamente il regista partenopeo.
Ma c'è di più. Sorrentino ha rivelato di dovere la vita a Diego Maradona. I genitori del regista sono morti quando era adolescente per via di una fuga di gas nella casa di montagna. Solo per un caso il regista non era con loro, visto che il padre aveva acconsentito a lasciarlo andare a seguire una trasferta del Napoli.
"La passione salva ma uccide pure, mio padre aveva la passione per lo sci: sono le cose della vita" ha dichiarato il regista che ha dedicato l'Oscar vinto nel 2014 per La Grande Bellezza a Fellini, i Talking Heads, Scorsese e, naturalmente, Diego Maradona.