Era nell'aria. Il numero di precursori all'Oscar per la migliore regia finiti in tasca a Martin Scorsese era impressionante e significativo; nessuno dei suoi rivali sembrava avere avuto l'occasione di superarlo in quell'ondata di consensi pre-voto che, due anni fa, vide Clint Eastwood e Million Dollar Baby portargli via le speranze per The Aviator a neanche un paio di mesi dal momento fatidico. Sarà che quest'anno Marty non era nemmeno il favorito: troppo poco profumo di Oscar attorno al suo The Departed - Il bene e il male, caustico, pirotecnico, sanguinoso remake del bellissimo film hongkonghese Infernal Affairs. E invece proprio per questo film l'Academy of Motion Picture Arts and Science decide di celebrare Martin Scorsese, trentun anni dopo Taxi Driver, ventisette anni dopo Toro scatenato e via snocciolando capolavori. Non vogliamo schierarci tra chi parla di questo premio solo di una sorta di contentino, per un regista che avrebbe dovuto trionfare per ben altri, memorabili lavori: la regia di The Departed è superba, e se c'erano colleghi che avrebbero meritato di più (facciamo un paio di nomi, Michael Mann e David Lynch, ma anche Alfonso Cuaron) non erano in nomination.
Per rendere questo momento ancora più memorabile il presidente della'AMPAS Sid Ganis e la produttrice Laura Ziskin hanno voluto per Scorsese una presentazione straordinaria: difficile credere che avrebbero chiamato a consegnare questa statuetta un trio come quello composto da Francis Ford Coppola, George Lucas e Steven Spielberg, amici di vecchissima data di Marty e, come lui, allievi di Roger Corman, se sul nome del vincitore ci fossero stati dubbi. Così la premiazione per la migliore regia si è trasformata in una reunion degli ex movie brats degli anni Settanta, quel manipolo di innovatori che ha fatto del cinema americano quello che è oggi, ed è stata ancora più sentita la celebrazione di quello che, tra di loro, è il più impegnato per il rispetto a la conservazione del patrimonio cinematografico mondiale.
Quando gli amici gli consegnano la statuetta tanto agognata, Marty sembra più sollevato che entusiasta (come dargli torto?), implora la platea di tagliare corto con la standing ovation che gli viene giustamente tributata, e chiede di ricontrollare se per caso qualcuno ha letto male prima di ringraziare la lunga lista dei collaboratori che hanno reso possibile l'eccellenza di The Departed: quelli il cui contributo è stato appena celebrato anche dall'AMPAS (lo sceneggiatore William Monahan e l'imperatrice dei montatori, Thelma Schoonmaker) e quelli il cui rilievo non è stato riconosciuto ieri sera, ma non è certo sfuggito al pubblico (gli attori: Leonardo DiCaprio e Mark Wahlberg sono in platea, gonfi di orgoglio, mentre Jack Nicholson è sul palco ad applaudire con tanto di busta per la premiazione del Miglior film). Infine, Scorsese conclude: "C'è un numero incredibile di persone che voleva questo premio per me. Gente per la strada, gente incontrata in ascensore, che mi diceva 'devi vincere, spero che tu vinca finalmente'. E poi ci sono le persone più vicine a me che lo hanno desiderato tanto. La mia famiglia. Questo è per tutti loro."