Un Oscar per la migliore regia che sa un po' delusione, quello che Ang Lee ha stratto tra le sue mani nella lunga nottata di Los Angeles. Tutti si aspettavano infatti che sarebbe stato immediatamente seguito dal premio a I segreti di Brokeback Mountain come miglior film del 2005; invece è arrivata la sorpresa e Jack Nicholson ha tuonato "Crash!"
Per Ang Lee, comunque, questo premio arriva a coronamento di una stagione semplicemente staordinaria per i risultati ottenuti presso critica e pubblico con il suo Brokeback Mountain. Un film che, nonstante la beffa al photo-finish, ha cambiato un po' Hollywood e non sarà dimenticato.
Ang Lee non è arrivato al successo quest'anno, dato che era già stato candidato all'Oscar per la migliore regia nel 2001 per La tigre e il dragone, che ottenne sette nomination ma vinse l'Oscar solo per le scenografie. Ringraziando l'AMPAS per l'onore concessogli, si è prodigato a ringraziare gli sceneggiatori per la storia che sono riusciti a raccontare insieme, oltre alla sua famiglia tra gli Stati Uniti, Hong Kong e la Cina.
Oltre al premio per la regia, a Brokeback Mountain è andato l'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale (adattamento del racconto di E. Annie Proulx) e quello per le migliori musiche, firmate dall'argentino Gustavo Santaolalla.