Durante l'ultima puntata di "Who's Talking to Chris Wallace?", Matt Damon ha rivelato di aver parlato a lungo con il nonno veterano dei Marines di Ben Affleck riguardo alla seconda guerra mondiale e al lancio della bomba atomica. Nel nuovo film di Christopher Nolan, Oppenheimer, la star interpreta il generale Lesley Groves, leader militare del Progetto Manhattan.
"Ricordo di aver parlato con il nonno di Ben Affleck, che era un Marine. E lui ha detto: 'Quando abbiamo sentito della bomba, abbiamo festeggiato'", ha detto Damon, "e 50 anni dopo, te lo sta raccontando e dice: 'Convivo con il fatto di aver festeggiato, ma è accaduto soltanto perché ci stavano dicendo che avrebbero combattuto fino all'ultimo uomo'".
Gli Stati Uniti avevano ragione o torto nel lanciare la bomba? Secondo l'attore si tratta di una domanda impossibile: "Cosa avrei fatto io? Probabilmente avrei già la testa grigia. Sai, quei presidenti, i loro capelli diventano bianchi. È strano perché pensi che ci sia davvero solo una scelta da fare, eppure sai perfettamente che cosa accadrà come conseguenza."
"Voglio dire, non penso che Groves, per esempio, abbia mai perso una notte di sonno a riguardo. Ha adempiuto alla sua missione. Ma Oppenheimer e molti altri scienziati... dopo aver effettuato il test, hanno cominciato a pensare: 'Mio Dio', ed è stato come un'onda d'urto che li ha colpiti tutti", ha concluso Matt Damon.