A sorpresa, vista la lunga durata e la delicatezza dei temi trattati, Oppenheimer si è rivelato una hit senza precedenti avvicinandosi al miliardo di incassi globali. Christopher Nolan ha trovato anche il tempo per rispondere alle critiche mosse per aver scelto di non mostrare il bombardamento di Hiroshima e l'orrore causato.
Tra le voci critiche anche quella del regista Spike Lee che, pur avendo amato Oppenheimer, ha ammesso che su tre ore di film qualche minuto si sarebbe potuto dedicare alle vittime giapponesi della bomba atomica. Nel corso di un'intervista col direttore esecutivo di Variety Brent Lang, Nolan ha fatto chiarezza sulla sua scelta, frutto di un ragionamenti ben preciso.
La scena più vicina a Hiroshima che Oppenheimer mostra è quella in cui il fisico interpretato da Cillian Murphy guarda una presentazione delle vittime, con conseguenti incubi su cose simili che accadono a persone che conosce. Secondo Nolan, il punto è proprio questa soggettività.
Questione di punto di vista
"Il film presenta l'esperienza soggettiva di Oppenheimer", ha spiegato Christopher Nolan. "È sempre stata mia intenzione attenermi rigidamente a questo. Oppenheimer venne a conoscenza dell'attentato nello stesso momento in cui lo seppe il resto del mondo. Volevo mostrare a qualcuno che sta iniziando ad avere un quadro più chiaro delle conseguenze involontarie delle sue azioni. Si tratta non tanto di ciò che non mostro quanto di ciò che mostro."
Dopotutto, il film è diviso in due sezioni interconnesse: le scene a colori sono rappresentate dal punto di vista di Oppenheimer (e la sceneggiatura è stata addirittura scritta in prima persona), mentre le scene in bianco e nero si concentrano maggiormente sul rivale politico del fisico, Lewis Strauss (Robert Downey Jr.).