Il nuovo film di Christopher Nolan, Oppenheimer, racconta il percorso che portò alla costruzione della prima bomba atomica all'interno del Progetto Manhattan, della cui leadership fu incaricato il fisico J. Robert Oppenheimer, interpretato da Cillian Murphy. In una recente intervista Nolan ha parlato di una delle sequenze più disturbanti del lungometraggio, in uscita nelle sale cinematografiche italiane il 23 agosto.
Nel film si racconta l'evoluzione del Trinity Test, la prima detonazione di un'arma nucleare nella storia dell'umanità, e mentre Oppenheimer si rivolge ai residenti di Los Alamos per informarli del successo nello sganciamento della bomba su Hiroshima, il suono della folla urlante s'interrompe per qualche istante, proprio come accade con il suono ritardato dell'esplosione.
"L'intero film riguarda le conseguenze. L'inizio ritardato delle conseguenze che le persone spesso dimenticano: il film è pieno di diverse rappresentazioni di queste conseguenze. Alcune viscerali, altre più narrative" ha spiegato Nolan.
Sensi di colpa
Il discorso di Oppenheimer e le visioni che ha nel corso del film sono il modo in cui il regista ha affrontato il senso di colpa che Oppenheimer ha provato dopo il completamento dell'operazione:"Mentre mi immergevo nella storia di Oppenheimer, mi sono reso conto che anche se non si è mai scusato specificatamente per Hiroshima e Nagasaki, le sue azioni la notte dopo l'attentato erano le azioni di qualcuno veramente posseduto dai sensi di colpa, da un desiderio di annullare ciò che aveva fatto. Ho sentito che nel racconto volevo essere fedele alla mia interpretazione del tumulto interiore che doveva aver provato, come si sarebbe manifestato".