Il pubblico americano diserta i pochi cinema rimasti aperti sotto l'emergenza del Coronavirus, così Onward conserva la prima posizione in un box office USA che tocca i minimi storici. L'industria dell'intrattenimento è semiparalizzata così il film Disney/Pixar 10,5 milioni che portano la pellicola a un totale di 60 milioni complessivi, ma le cifre di questo weekend sono le più basse segnate negli ultimi vent'anni: si parla di 55,3 milioni complessivi tra venerdì e domenica, il 45% di incassi in meno rispetto allo scorso weekend. Come mette in luce la recensione di Onward, il film racconta la storia di due fratelli che si gettano a capofitto in un'avventura incredibile per recuperare una gemma che gli permetterà di ricongiungersi col padre scomparso anni prima. Secondo gli esperti l'apertura lontana dai record segnati da Disney e Pixar in passato sarebbe dovuta più al film stesso che al timore per il Coronavirus che si sta diffondendo anche negli Stati Uniti.
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Alle spalle di Onward troviamo due debutti, apre al secondo posto Cosa mi lasci di te, dramma a sfondo religioso interpretato da KJ Apa nei panni del cantante cristiano Jeremy Camp, che incassa 9,5 milioni da 3.250 sale, con una media per sala di 2.923 dollari.
Pesa il flop di Bloodshot, adattamento del fumetto Valiant Comics interpretato dalla star Vin Diesel nei panni di Ray Garrison, un uomo che viene ucciso e riportato in vita con degli "aggiornamenti" tecnologici grazie alla Rising Spirit Technologies che inserisce nel suo corpo miliardi di nanobot. Solo 10,5 milioni (9,3 nel weekend) raccolti da 2.861 sale assicurano al film una media per sala di 3.250 dollari, il tutto a fronte di un budget di 45 milioni.
Al quarto posto resistee L'uomo invisibile, horror Universal con Elisabeth Moss che segna un incasso di 6 milioni di dollari arrivando a 64,4 milioni complessivi. Nel film, Elisabeth Moss interpreta Cecilia Kass, una donna perseguitata dall'Uomo Invisibile (parte affidata a Oliver Jackson-Cohen). Il film diretto da Leigh Whannell è ispirato sia all'opera di H. G. Wells, che all'omonimo film del 1933.
Dopo lo slittamento dovuto alla concomitanza dell'uscita con le stragi che hanno colpito l'America, il controverso The Hunt fa il suo debutto in pieno panico da Coronavirus. 5,3 milioni di incassi da 3.028 sale, con una media per sala di 1.756 dollari per il film distopico Blumhouse incentrato su un gruppo di liberali che danno la caccia a persone di estrema destra.