Che il professor Mondrian Killroy non avesse peli sulla lingua, né problemi di sorta a buttar giù dal piedistallo quelle opere che, a suo giudizio personale, non sono poi così apprezzabili era già noto fin dai tempi di City, ma che addirittura puntasse il dito contro uno dei capolavori della storia della musica, la Nona Sinfonia di Beethoven, è scoperta di pochi giorni fa, esattamente del 17 ottobre, giorno in cui Lezione 21, pellicola scritta e diretta dal torineseAlessandro Baricco, ha fatto capolino nelle sale italiane.
Nel suo esordio alla regia lo scrittore ha deciso, con il sostegno di Domenico Procacci e della Fandango, di liberare la propria fantasia creando una sinfonia di suoni e immagini che raccoglie erudite citazioni, allusioni ludiche, strizzate d'occhio allo spettatore di vario genere e la tipica ironia baricchiana che non risparmia stoccate a quei mostri sacri che poi tanto sacri non sono. Protagonisti del film il violinista nella neve Noah Taylor, l'impeccabile John Hurt nei panni del professor Mondrian Killroy e la bella attrice spagnola Leonor Watling, appassionata studentessa dell'eccentrico professore.
Il backstage del film raccoglie rapidi flash del set che mostrano Baricco calato nel suo nuovo ruolo di regista e interviste al cast, oltre che a Baricco stesso. Ironico come sempre, il veterano John Hurt ammette di aver preso parte a un film che, più che dare delle risposte, pone numerose domande alle quali, probabilmente, dovrà rispondere il pubblico stesso, in particolare gli estimatori di Baricco e di Beethoven. Grande la cura formale di luce, colore e composizione delle immagini. Dietro al lavoro di tipo pittorico fatto su ogni singola inquadratura si celano, infatti, le mani del disegnatore Tanino Liberatore, del direttore della fotografiaGherardo Gossi e del costumista Carlo Poggioli.