Olivia de Havilland, storica interprete di Via col vento, è morta oggi, domenica 26 luglio 2020, nella sua casa di Parigi, città in cui l'attrice ha vissuto per gli ultimi 60 anni. A darne notizia la sua addetta stampa.
Due volte vincitrice del Premio Oscar come migliore attrice protagonista - nel 1947 per A ciascuno il suo destino e nel 1950 per L'ereditiera - Olivia de Havilland ha raggiunto il picco di popolarità già nel 1940 con Via col vento, il colossal diretto da Victor Fleming in cui ha interpretato la dolce Melania Hamilton.
L'attrice era la sola ancora in vita ad aver preso parte al film.
Nata a Tokyo nel 1916, figlia di un avvocato inglese specializzato in brevetti e da un'attrice nota con il nome d'arte di Lilian Fontaine, era sorella maggiore dell'attrice Joan de Beauvoir de Havilland, divenuta famosa con lo pseudonimo di Joan Fontaine, star di Rebecca, la prima moglie e Il sospetto di Alfred Hitchcock, film con cui, tra l'altro, strappò proprio alla sorella l'Oscar come migliore attrice nel 1942.
La passione per la recitazione era nata al liceo ed era continuata al college, dove aveva recitato in una versione di Sogno di una notte di mezza estate e dove il suo talento era stato notato da Max Reinhardt. Il regista la volle sia nella commedia teatrale sia nella trasposizione cinematografica dell'opera di William Shakespeare, datata 1935 e prodotta dalla Warner Bros. La sua performance fu così memorabile che i soci della Warner le fecero firmare un contratto di collaborazione per i 7 anni successivi.
Colpo proibito, Alibi Ike e Capitan Blood (sul cui set conobbe Errol Flynn, indicato come uno dei suoi amanti, tra le cui fila figuravano James Stewart, Howard Hughes e Clark Gable), ma il vero successo arrivò nel 1940 con Via col vento. Il film fu campione d'incassi e de Havilland, nel ruolo di Melania Hamilton, ricevette la sua prima nomination all'Oscar come migliore attrice non protagonista. La statuetta le venne però "soffiata", come ha recentemente raccontato la miniserie Hollywood, dalla talentuosa Hattie McDaniel, prima interprete di colore a vincere un Academy Award.
Stanca delle parti da brava ragazza che le venivano offerte dalla Warner, Olivia pretese di avere ruoli più complessi e drammatici in cui mettersi in gioco. La major rispose sospendendola per 6 mesi dagli studios e, come se non bastasse, quando Olivia riprese a lavorare, le fu imposto un compenso inferiore per ripagare la Warner dei 6 mesi persi. Furibonda, l'attrice lasciò la casa cinematografica e denunciò gli ex produttori, coinvolgendoli in una lunga battaglia legale. De Havilland vinse e la corte stabilì la sua riassunzione, ma non solo. In seguito al suo caso si stabilì che lo Studio non avrebbe più potuto sospendere gli attori come era stato per lei. Nel 1946 la diva ritornò sul grande schermo con ben 4 film, uno dei quali, A ciascuno il suo destino, le fruttò finalmente il sospirato Oscar.
Nel 1949 fu protagonista di L'ereditiera di William Wyler, al fianco della neo-star Montgomery Clift. Da lì cominciò il lento declino nella sua carriera. L'ultima apparizione sul grande schermo nel 1979 nel film I cinque moschettieri, mentre offrì la sua ultima interpretazione in assoluto nel film televisivo The Woman He Loved (1988).
Olivia de Havilland si è sposata due volte, con Marcus Goodrich (1946-1953) e con Pierre Galante (1955-1979), ed ha avuto due figli, uno da ciascuno dei suoi mariti. Negli anni '60 si era trasferita a Parigi, dove verranno celebrati i funerali.