Dopo più di vent'anni dall'uscita di Notting Hill, il regista Richard Curtis spiega perché non ha mai realizzato un sequel del film, e a quanto pare il motivo è la protagonista Julia Roberts.
Durante la promozione del suo prossimo film d'animazione Netflix That Christmas, Curtis ha dichiarato a IndieWire di aver provato a realizzare un "mini sequel" dell'amata commedia romantica del 1999 nell'ambito del Red Nose Day, e di non esserci riuscito.
La Roberts infatti ebbe problemi con l'idea della sceneggiatura, che prevedeva che il suo personaggio, Anna Scott, divorziasse dal libraio interpretato da Hugh Grant, William Thacker.
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Il racconto del regista e il rifiuto di Julia Roberts
A Curtis, che ha già riunito in passato il cast di Love Actually per dei cortometraggi realizzati per beneficienza, è stato chiesto se volesse rivisitare anche altri dei suoi film precedenti sotto forma di sequel. "Non credo. In realtà ho fatto quattro Red Nose Day e Comic Relief. Abbiamo fatto quei mini sequel di Love Actually - L'amore davvero e mi hanno soddisfatto", ha risposto il regista, continuando:"Ho provato a farne uno con Notting Hill in cui i protagonisti stavano per divorziare e Julia Roberts ha pensato che fosse un'idea pessima, quindi ho lasciato perdere".
Durante un'intervista con Vanity Fair, Grant ha recentemente dichiarato che pensa che il suo personaggio di Notting Hill sia "spregevole".
"Ogni volta che sto cambiando canale a casa, dopo qualche drink, e questo film appare, penso solo al motivo per cui il mio personaggio non abbia le palle. C'è una scena in questo film in cui lei è a casa mia e i paparazzi arrivano alla porta e suonano il campanello, e penso di averla semplicemente lasciata passare e aprire la porta, ed è terribile. Non ho mai avuto una fidanzata, e adesso una moglie, che non mi abbia detto 'Perché diamine non l'hai fermata? Che cosa c'è che non va in te?'. E non ho davvero una risposta a questa domanda. È così che è stato scritto, e penso sia davvero spregevole".
In ogni caso, al momento sembra che Curtis voglia proiettarsi sulla novità e non su "roba vecchia". "Credo che, stranamente, in questa fase della mia carriera io sia propenso a fare cose nuove il più possibile. Per questo è stato bello fare un film d'animazione. Ho fatto, credo, 17 film. È piuttosto difficile che il diciottesimo sia così diverso come questo", ha detto il regista a proposito di That Christmas.