Stasera su Rai 1 alle 23.25 va in onda l'ultimo appuntamento con Non disturbare, in cui Paola Perego intervista Serena Grandi e Pierluigi Diaco nell'intimità delle loro camere d'albergo.
Serena Grandi confessa a Paola di avere ormai perso fiducia nel genere maschile dopo la separazione da Beppe Ercole e che l'unico uomo di cui si fida ciecamente oggi è l'amatissimo figlio Edoardo. Serena Grandi racconta poi il rapporto conflittuale che da sempre ha col proprio corpo e di come il suo procace sviluppo fisico sia stato una medaglia dalla doppia faccia: da un lato le grandi opportunità come la collaborazione con Tinto Brass, di cui rivela come nacque il suo provino per Miranda, dall'altra gli apprezzamenti a volte eccessivi degli uomini che spesso la soffocavano. Dopo il periodo di maggior successo, durante il quale ha intrecciato una relazione platonica con Pino Daniele e ha ricevuto anche una Ferrari sotto casa da parte di un ammiratore, l'attrice ha conosciuto momenti di sofferenza fisica e psicologica dovuti ad accuse giudiziarie da cui poi è stata assolta, fino al recente ritorno sulle scene con il film La grande bellezza di Paolo Sorrentino.
Paola bussa poi alla camera di Pierluigi Diaco, che parte raccontando il suo legame con il cane Ugo, un bassotto a pelo ruvido, che per lui e il suo compagno Alessio è una sorta di surrogato di un figlio. Rivela poi l'ammirazione per sua madre, che, rimasta vedova, ha dovuto crescere da sola 4 figli, educandoli alla disciplina e al senso del dovere. La mancanza del padre, che Pierluigi ha perso quando aveva solo 5 anni e dal quale ha comunque ereditato la passione per la radio, lo ha portato a cercare altrove figure paterne: tra tutti Maurizio Costanzo, da cui apprende il fondamentale valore della curiosità, Sandro Curzi, che lo introduce per primo in RAI, Giuliano Ferrara, da cui impara l'arte della sintesi nella scrittura, e Gianni Boncompagni, che gli insegna l'importanza della tv jazz, ossia improvvisata. Il giornalista ripercorre poi gli aneddoti più curiosi della sua vita, come quelli con Indro Montanelli (che lo definì "creteenager") ed Enzo Biagi (che lo coinvolse nel suo programma "Rotocalco televisivo"), mentre non manca una dedica finale al padre Giuseppe, definito "un'amorevole assenza".
Sfondo degli incontri di Non disturbare, format prodotto da Stand by me per Rai1, sempre una camera d'albergo: luogo di passaggio che, per brevi momenti, diventa una casa e un rifugio, soprattutto per chi nella vita deve viaggiare continuamente. Dopo aver messo il cartello "Non disturbare" sulla maniglia della stanza, Paola e l'ospite si lasceranno andare a confidenze, piccole confessioni, tirando fuori dettagli inediti e curiosità sulla loro vita privata e professionale. A scandire il ritmo delle interviste, aggiungendo ulteriori motivi di confronto, due momenti già presenti nella prima stagione del format: l'ispezione del trolley dell'ospite, per capire a cosa non può rinunciare in viaggio, e il "sequestro" del cellulare da parte di Paola Perego, che nel corso della puntata potrà rispondere alle chiamate e leggere messaggi arrivati all'intervistato.