La Universal e la MGM starebbero considerando l'ipotesi di rinviare l'uscita di No Time to Die nell'estate del 2021, dopo aver già rimandato il debutto del film da aprile a novembre di quest'anno, a causa della chiusura dei cinema. A menzionare questa possibilità è il sito MI6-HQ, dedicato a tutte le notizie relative al mondo di James Bond, e l'eventualità si basa sulle recenti stime di esperti che sostengono che i cinema americani potrebbero rimanere chiusi almeno per tutto il resto del 2020, mettendo quindi a rischio l'uscita autunnale del prossimo lungometraggio di 007.
Un eventuale spostamento alla prossima estate avrebbe anche senso in termini commerciali, perché nell'ipotesi più ottimista si potrebbe auspicare un ritorno alla normalità tra dodici mesi circa, mentre a novembre, soprattutto negli Stati Uniti dove l'emergenz è ancora a livelli molto gravi, la situazione sarebbe difficile. Il sito riporta inoltre ciò che molti già immaginavano, ossia che è tassativamente esclusa l'uscita direttamente in digitale e on demand, per motivi legati principalmente al budget del film.
Posticipare l'uscita di No Time to Die potrebbe anche giovare alla Universal, che gestisce la distribuzione internazionale ed è tuttora al centro di una disputa con la AMC, una delle principali catene di multiplex negli USA e nel mondo (tra le filiali ce n'è una attiva anche in Italia, ossia UCI). Quest'ultima, infatti, ha dichiarato qualche mese fa di non voler più proiettare alcun lungometraggio della Universal, senza eccezioni, a causa della decisione di far uscire Trolls World Tour direttamente in VOD (scelta fatta senza consultare prima gli esercenti) e della successiva dichiarazione di voler sperimentare con il day-and-date (cinema e on demand in simultanea) per determinati titoli.
La major potrebbe quindi passare il resto dell'anno a cercare di appianare questa divergenza, in vista di uscite importanti il prossimo anno come Fast & Furious 9 - The Fast Saga, Jurassic World: Dominion e Halloween Kills.