Ogni mese di ritardo nell'uscita di No Time to Die costerebbe a MGM un milione di dollari. A tale cifra arrivano gli interessi del prestito preso dalla MGM per finanziare il venticinquesimo capitolo della saga di Bond, la cui uscita nei cinema è slittata per via dell'emergenza sanitaria globale.
No Time to Die, ultimo di cinque film interpretati dalla star Daniel Craig, vede nel cast Rami Malek nel ruolo del villain Safin, Lashana Lynch in quello di Nomi e Ana de Armas nelle vesti della sensuale Paloma. Lea Seydoux, Christoph Waltz, Naomie Harris, Ben Whishaw, Ralph Fiennes e Jeffrey Wright vanno a completare il cast riprendendo i loro ruoli nel franchise.
Inizialmente prevista per aprire 2020, l'uscita di No Time To Die è slittata dapprima a novembre e attualmente ad aprile 2021. Diretto da Cary Fukunaga, il film sarebbe costato oltre 250 milioni. Secondo alcuni report diffusi da Hollywood reporter, MGM starebbe pagando cari i ritardi nell'uscita tanto da provare a vendere la pellicola a un servizio streaming come Netflix al costo di 600 milioni. La trattativa, però, si sarebbe arenata.
Secondo Hollywood Reporter Hal Vogel, CEO della Vogel Capital Research, avrebbe rivelato che MGM sta soffrendo per via degli interessi stellari sul debito fatto per finanziare No Time to Die:
"MGM sta soffrendo. Ogni distributore a questo punto si trova una serie di film che non sono stati distribuiti. Il numero cresce giorno dopo giorno. Questi film sono inventario. Stanno lì senza fruttare nessun ritorno economico sull'investimento iniziale. Anche con bassi tassi, gli interessi aumentano. Per questo motivo pensare a una distribuzione in streaming non è un'idea così folle. Il denaro è stato speso e non rientrerà tanto presto".
Borat 2 batte Mulan nel weekend di apertura
MGM non è la sola a dover affrontare guai finanziari. Warner Bros. ha affrontato un rischio enorme facendo uscire Tenet nei cinema a fine estate, mossa che si è rivelato un parziale fallimento al box office. Anche Disney ha deciso di rivedere le sue priorità optando per una distribuzione in streaming su Disney+ di Mulan e Soul. In entrambi i casi, però, le compagnie hanno il beneficio dei loro servizi streaming, cosa che MGM non possiede.