Un giornale inglese sostiene che No Time to Die, il venticinquesimo film di James Bond, avrà una durata di circa tre ore. La notizia è da prendere con le dovute pinze, dato che la notizia proviene dal Daily Mail, quotidiano noto in patria per la sua scarsa credibilità, ma stando al giornale i cinema britannici avrebbero ricevuto la comunicazione di prevedere circa tre ore per le proiezioni del lungometraggio, in uscita ad aprile. L'articolo contiene questo dettaglio: "Il film è ancora in fase di montaggio, e stando a una foto la durata attuale è di 2 ore e 54 minuti, ma potrebbe aumentare".
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Qualora questa notizia si rivelasse veritiera, No Time to Die sarebbe il film più lungo del franchise di 007 (il record attuale è del precedente 007 Spectre, che dura quasi due ore e mezza), e il quarto blockbuster dal 2005 a oggi ad avere una durata superiore ai 165 minuti, dopo Lo Hobbit: un viaggio inaspettato (169), Interstellar (idem) e Avengers: Endgame (181). Quel numero non è casuale, per due motivi: fino a qualche anno fa era vicino al limite fisico delle proiezioni in IMAX, ed è tuttora legato al numero di proiezioni giornaliere. Non a caso, i tre film che hanno sforato negli ultimi quindici anni erano lungometraggi il cui successo commerciale era una relativa certezza per questioni di brand (rispettivamente la Terra di Mezzo, Christopher Nolan e il Marvel Cinematic Universe), ed è per quel motivo che la durata più generosa del solito per il nuovo lungometraggio di James Bond potrebbe essere plausibile, al netto della fonte della notizia: c'è una quantità considerevole di hype per il film, che sarà l'ultimo del franchise con Daniel Craig nei panni della celebre spia inglese, e i quattro episodi precedenti interpretati dall'attore hanno incassato circa 3,2 miliardi di dollari a livello mondiale.