N+1 Magazine ha pubblicato un articolo che sicuramente susciterà molte discussioni. Secondo la testata, i dirigenti di Netflix avrebbero dato indicazioni precise ai loro sceneggiatori: i personaggi devono "annunciare ciò che stanno facendo", per permettere agli spettatori che guardano un programma in sottofondo di seguire la trama senza perdersi i dettagli cruciali.
Le rivelazioni degli ex sceneggiatori Netflix
Fino a ora, questa richiesta aveva incontrato poca resistenza, ma sembra che la situazione stia rapidamente cambiando. Alcuni sceneggiatori che hanno collaborato con Netflix hanno raccontato a N+1 che i dirigenti della piattaforma hanno ripetutamente insistito affinché i personaggi esplicitassero le loro azioni e intenzioni, in modo da aiutare lo spettatore distratto a seguire la storia, come se fosse necessario imboccarlo passo dopo passo.
Un esempio lampante di questa direttiva si trova nel loro film di successo Irish Wish, con Lindsay Lohan, in cui il personaggio interpretato dalla Lohan dice al suo amante James, con una chiarezza quasi didascalica: "Abbiamo passato una giornata insieme. Ammetto che è stata una giornata bellissima, con panorami mozzafiato e una pioggia romantica, ma questo non ti dà il diritto di mettere in discussione le mie scelte di vita. Domani sposo Paul Kennedy". "Va bene", risponde lui. "Questa sarà l'ultima volta che mi vedrai, perché dopo questo lavoro parto per la Bolivia per fotografare una lucertola arboricola in via di estinzione".
In questo modo, Netflix sembra ignorare una delle regole fondamentali della scrittura cinematografica, quella del "Show, don't tell", costringendo gli sceneggiatori a limitare la propria creatività in favore di una descrizione che risulta talvolta forzata.
Inoltre, Netflix sembra aderire a una moltitudine di micro-generi quando approva nuovi progetti, tra cui il "casual viewing", ovvero quei film e serie che si prestano meglio a essere guardati senza troppe attenzioni, come sottofondo mentre si fanno altre attività.
Questo aggiornamento arriva a un anno di distanza da una rivelazione precedente, secondo cui Netflix aveva chiesto ai suoi sceneggiatori e registi di inserire abbastanza dramma già nei primi cinque minuti di un film, con l'obiettivo di mantenere alta l'attenzione dello spettatore e impedirgli di spegnere la TV.