Il documentario Nessun nome nei titoli di coda di Simone Amendola arriva su Prime Video in streaming proprio a ridosso del periodo natalizio, con lo spirito di una nuova vita dopo la brusca interruzione della distribuzione in sala a causa dell'emergenza sanitaria.
Fresco di un prestigioso premio internazionale, assegnatogli dall''Associazione dei registi e delle registe della Catalogna per 'il suo contributo alla valorizzazione di tutti quelli che fanno del cinema la propria vita' e lanciato con successo dalla 14. Festa del Cinema di Roma, Nessun nome nei titoli di coda è un racconto vivo e intriso di tenerezza che fa di una comparsa un protagonista. Il film s'immerge nella vita del re senza nome di Cinecittà, Antonio Spoletini (cercatore di facce, tra i tantissimi, di Federico Fellini) immortalandolo nel momento in cui vorrebbe lasciare 'un nome nei titoli di coda'.
Un documentario apprezzato da pubblico e critica, che ha fatto innamorare personalità del cinema come il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli: 'Un bel ritratto di uno che il cinema l'ha fatto. Mi è molto piaciuto' e il regista Pupi Avati: 'Un lavoro prezioso, mi ha molto colpito, a tratti commosso. Mi auguro lo vedano in tanti'. La sinossi ufficiale racconta: "Da che il cinema è cinema se dici 'comparse', dici Spoletini. Cinque fratelli che hanno cercato le facce giuste per tutto il cinema italiano e internazionale passato da Roma. Dei cinque, Antonio, a 80 anni suonati, è ancora lì, sul suo campo di battaglia, Cinecittà. All'approssimarsi dell'idea di una fine, come ogni uomo, vorrebbe lasciare un nome nei titoli di coda."