Mufasa: Il Re Leone, il regista Barry Jankins parla del secco NO alla Disney

Il regista di Mufasa: Il Re Leone, Barry Jenkins, ha rivelato che inizialmente aveva rifiutato la regia del sequel del cult Disney, spiegando i motivi della scelta

Berry Jenkins durante la conferenza stampa di Mufasa

Sappiamo che uno dei classici Disney più amati è sicuramente Il Re Leone, con il film d'animazione originale del 1994 che ha lasciato il posto a sequel, spinoff e persino a remake fotorealistici, come Il Re Leone del 2019.

Quando si tratta del prossimo Mufasa: Il Re Leone, il regista premio Oscar, Barry Jenkins ha quasi rinunciato al più grande franchise senza leggere nemmeno una pagina della sceneggiatura. E qual è stata la reazione iniziale del regista di Moonlight all'idea di dirigere il prequel del Re Leone? Un secco NO.

Mufasa, Il Re Leone: ecco perché Barry Jenkins rifiutò il progetto all'inizio

Mufasa Re Leone
Mufasa: il Re Leone, la prima foto del prequel Disney

Il regista parla del secco NO dato alla Disney per Mufasa, Il Re Leone:

"L'ho sicuramente pensato quando mi è stato proposto. Ho ricevuto una telefonata dal mio agente che mi diceva: 'La Disney mi ha mandato questo progetto - un prequel de Il Re Leone'. E io ho risposto: 'Sì, non se ne parla proprio'. Ma senza nemmeno leggere il progetto!".

L'inaspettata accoppiata tra Jenkins, noto per drammi approfonditi come Moonlight e Se la strada potesse parlare, e l'animazione fotorealistica della Disney sembrava inizialmente un'accoppiata strana. Solo su insistenza della sua compagna, la regista Lulu Wang, Jenkins ha accettato di esaminare la sceneggiatura durante il blocco della pandemia del 2020. Il risultato lo ha sorpreso.

Mufasa in anteprima con Barry Jenkins: "Buoni o cattivi? Tutto dipende dal nostro percorso"

Lo stesso regista ha rivelato: "Mi aspettavo di leggere cinque pagine e invece, dopo circa 45 pagine, mi sono girato verso di lei e ho detto: "Diavolo, questa roba è buona! Come persona che aveva molta familiarità con Il re leone, sono rimasto scioccato da quante cose pensavo di sapere, o da quante cose pensavo fossero incise nella pietra su chi fossero questi personaggi".

Il regista ha anche scoperto parallelismi inaspettati tra la visione dello sceneggiatore del film, Jeff Nathanson, e i suoi interessi artistici. In particolare, per quanto riguarda i temi dei legami tra fratelli e l'idea di trovare la famiglia, il desiderio, la comunità e l'eredità in un certo modo. E le cose davvero profonde dette e non dette tra i personaggi nelle relazioni interpersonali.

Il salto dal lavoro precedente di Jenkins a una produzione Disney da 250 milioni di dollari rappresenta la sua più grande sfida registica. I suoi film precedenti lo hanno consacrato come un maestro della narrazione intima. Dopo aver ricevuto una nomination all'Oscar per la miglior regia e aver vinto il premio per la miglior sceneggiatura non originale per Moonlight, che si è aggiudicato anche il premio per il miglior film. Jenkins ha continuato a concentrarsi su narrazioni più piccole e incentrate sui personaggi.

Barry Jenkins Oscar
Barry Jenkins con il premio Oscar per Moonlight

Mufasa: Il Re Leone segue Rafiki (John Kani) mentre racconta la storia delle origini di Mufasa (Aaron Pierre) e Taka (Kelvin Harrison Jr.) alla figlia di Simba, Kiara (Blue Ivy Carter). Il film esplora il modo in cui Mufasa, rimasto orfano, viene accolto dalla famiglia del principe Taka e la dissoluzione finale della loro fratellanza quando Taka si trasforma nel vendicativo Scar.

Per Jenkins, che considera questa pellicola, un film d'animazione nonostante il suo stile fotorealistico, il progetto ha offerto opportunità creative inaspettate: "Comunico costantemente con questi animatori che cercano di manipolare questi modelli in qualche modo fotorealistici in modo espressivo. È uno strumento molto diverso". Il film, la cui uscita è prevista per il 20 dicembre.