I supereroi sono da tempo argomento di discussione privilegiato tra nerd dichiarati e appassionati insospettabili. Ad alimentare la discussione che verte sulla prestanza di Batman e Hulk è la fortuita coincidenza che ha visto Michael Keaton e Mark Ruffalo uniti sul set e nel tour promozionale de Il caso Spotlight.
Quando la discussione si è focalizzata sull'abilità nel combattimento dei supereroi da loro interpretati, Michael Keaton non ha avuto dubbi nel dichiarare a ABC News Radio: "Dovete smettere di chiedere chi può battere chi nella lotta. Batman è in grado di battere chiunque. E se non lo faranno gli altri, lo farò io, lo farà Bruce Wayne".
Ovviamente Michael Keaton ha risposto giocosamente alla provocazione dell'intervistatore, ma non dimentichiamo che quando, qualche tempo fa, gli era stato chiesto se fosse geloso dell'ingaggio di Ben Affleck nei panni del nuovo Batman, lui aveva spiegato che "non c'è niente di cui essere gelosi perché io sono ancora Batman".
La recente apparizione al Tonight Show di Jimmy Fallon ha permesso a Keaton di chiarire ulteriormente le sue teorie sui supereroi, illustrando la differenza tra Spider-Man e Batman.
L'attore ha raccontato di essere entrato in un negozio Apple per far riparare lo schermo del suo iPhone. In una delle tv c'era uno dei film su Spider-Man e il commesso sembrava più interessato al film che ad aiutare Keaton. All'inizio la star era preoccupata del fatto che il commesso lo riconoscesse e cominciasse a parlare di Batman. In realtà l'impiegato sembrava non avere idea di chi avesse davanti, così Michael si è messo a guardare il film con lui.
Dopo una scena emozionale che coinvolge Gwen Stacy (Emma Stone), Peter Parker comincia a piangere. Allora Keaton chiede al commesso: "Questo è Spider-Man, ma che fa, piange?" E il commesso gli risponde "Sì." Keaton resta perplesso in silenzio e poi esclama: "Fesserie! Batman non piangerebbe mai".