Michael Caine ha ricordato l'amarezza provata dopo l'uscita di Youth - La giovinezza, il film da lui interpretato e diretto da Paolo Sorrentino. L'attore si aspettava infatti una maggiore considerazione da parte degli USA e del Regno Unito, sia per la sua performance che per il film che, invece, è stato quasi del tutto ignorato.
Sei anni dopo l'uscita al cinema di Youth - La giovinezza, Michael Caine è tornato a parlare del film di Paolo Sorrentino che lo ha visto protagonista. Durante una recente intervista rilasciata a Variety, l'attore due volte vincitore dell'Oscar ha elencato quelli che sono stati i suoi film che ricorda con più affetto. "L'uomo che volle farsi re, Alfie e uno più recente, Youth - La giovinezza di Paolo Sorrentino", ha dichiarato Caine. L'attore ha quindi ammesso che, all'epoca del film, arrivato nelle sale nel 2015, si aspettava una maggiore considerazione dagli Stati Uniti e dal Regno Unito. "Ho vinto l'Academy Awards tedesco per Youth, ma il film è stato completamente ignorato nel Regno Unito e in America. Aspettavo le recensioni, almeno quello. Pensavo che avrei potuto ottenere una nomination per qualcosa. Invece è stato completamente ignorato. Non ho idea del perché". Insomma, dichiarazioni che fanno riflettere, anche perché si parla di Paolo Sorrentino, probabilmente il regista italiano attualmente più considerato negli Stati Uniti. Youth - La giovinezza, inoltre, arrivava subito dopo La grande bellezza, film che ha permesso a Sorrentino di conquistare l'Oscar come miglior film straniero. Dunque, le aspettative di Michael Caine risultano più che comprensibili.
Onorato quest'anno al Karlovy Vary International Film Festival per il suo incredibile contributo al cinema in oltre sei decenni di carriera, Michael Caine sta promuovendo Best Sellers, il primo lungometraggio della regista Lina Roessler, in cui interpreta uno scrittore irascibile. Caine apparirà presto anche nei panni di Lord Boresh nell'epopea storica ceca Medieval, del regista Petr Jákl. Per quanto riguarda Youth - La giovinezza, il film ha ottenuto quattordici candidature ai David di Donatello e riuscì a vincere due statuette: una per la Miglior colonna sonora, l'altra per la Miglior canzone originale (Simple Song nº3).