Martin Scorsese ha rivelato che stava quasi per abbandonare il cinema dopo le difficoltà affrontate nel girare il film Gangs of New York.
A rendere complicata la situazione erano inoltre le richieste del produttore Harvey Weinstein, con cui aveva litigato per questioni legate alla durata dell'opera e al budget da investire.
I problemi con la produzione
Intervistato da GQ, Martin Scorsese ha raccontato: "Mi sono reso conto che non avrei potuto lavorare se avessi dovuto fare film di nuovo in quel modo. Se quello era l'unico modo in cui avrei potuto girare un lungometraggio, allora avrei dovuto smettere. Perché le regole non erano soddisfacenti. Alle volte era estremamente difficile e non sarei riuscito a sopravvivere. Sarei morto. E quindi avevo deciso che era finita, realmente".
Due anni dopo, tuttavia, il regista ha dovuto collaborare con Harvey Weinstein in occasione di The Aviator: "Ed ero contrario. C'è stato un incontro e sono stato costretto a trovarmi in quella posizione, da cui è impossibile uscire". La situazione è stata però diverso rispetto a Gangs of New York: "Le riprese sono andate bene, il montaggio è andato bene fino alle ultime settimane di lavoro. E sono arrivati e hanno fatto alcune cose che ho trovato estremamente cattive".
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Tra i problemi c'era ad esempio il taglio al budget che ha costretto Martin a investire 500.000 dollari. Scorsese ha sottolineato: "Ho detto: 'Non farò più film".
Il punto di rottura definitivo con Warner Bros è stato però il tentativo di rendere The Departed - Il bene e il male un franchise.