Mark Rylance si è ispirato al suo cane per interpretare Il gigante gentile diretto da Steven Spielberg.
L'attore ha infatti svelato di essersi ispirato al suo amico a quattro zampe Apache: "Nella mia immaginazione ho provato a pensare di avere delle appendici rappresentate da queste grandi, enormi, orecchie che ruotavano ed erano espressive come quelle del mio cane".
Inizialmente si era provato a utilizzare delle protesi per le riprese ma Rylance ha sottolineato che era piuttosto inutile e ridicolo. L'attore ha quindi aiutato Steven Spielberg rivelando come avrebbe reagito a livello fisico: "In certi momenti dicevo a Steven 'Penso che potrei reagire in questo modo con le orecchie, un po' come alzare un sopracciglio. Quindi penserò con i miei occhi ma muoverò il mio orecchio o lo alzerò, e poi puoi lavorarci in un secondo momento'".
Il premio Oscar ha raccontato qualche dettaglio del suo personaggio: "Penso sia solo perché non vuole mangiare i bambini come gli altri. Al centro della storia c'è un racconto di affetto tra due persone veramente sole, una storia d'amore platonica tra una specie di figura simile a un nonno e a una nipote".