L'attrice australiana Margot Robbie ha commentato pubblicamente una controversa intervista apparsa su Vanity Fair descrivendola come "molto strana". Il profilo della star di Suicide Squad firmato da Rich Cohen che ne è venuto fuori è un ritratto sessista e lievemente denigratorio.
Nel pezzo Cohen descrive Margot Robbie come dotata di una "purezza che ora non esiste più. Ha 26 anni ed è bella, non di una bellezza da passerella, ma in un tono minore, come un mood malinconico, un ballo lento. E' alta, ma solo con l'aiuto di certe scarpe. Può essere sexy e composta anche quando è nuda, ma solo quando recita".
E per parlare di lei, Cohen parla anche dell'Australia che descrive "come l'America negli anni Cinquanta" mentre gli australiani sono persone "che vivono e muoiono con i colpi di scena delle soap opera. Quando qui sono tutti svegli, lì dormono tutti, il che rende il luogo un punto di partenza perfetto per studiare i nostri costumi, le nostre abitudini e gli accenti."_
Dopo aver letto il pezzo di Vanity Fair, Margot Robbie ricorda di aver lasciato l'intervista con un senso di fastidio. "Ricordo di aver pensato 'Questa è stata davvero un'intervista strana, non ho idea di cosa ne verrà fuori.' E poi ho letto il pezzo e mi sono detta 'Il tono è davvero strano, non so proprio che cosa stia tentando di dire su di me'." Nonostante le parodie circolate prontamente in rete e la rabbia di alcuni estimatori dell'attrice, lei ammette: "In passato ho letto cose molto più offensive, sessiste, derogatorie, e talvolta disgustose. Non so, forse ormai sono anestetizzata".
Al di là delle critiche rivolte alla sua persona, Margot Robbie ammette di essere uscita da questa esperienza con un rinnovato senso di orgoglio australiano: "All'epoca non l'avevo detto, ma io sono orgogliosa di essere australiana. Avrei dovuto dirgli 'Non scherzare con gli Aussie. Guarda che cosa succede quando provi a sottovalutarli.'"
i don't get this Margot Robbie profile at all. pic.twitter.com/gDc886RxVz
— Jason O. Gilbert (@gilbertjasono) 6 luglio 2016
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