Matteo Paolillo, dopo essersi esibito sul palco del concertone dell'1 maggio, è stato ospite di Muschio Selvaggio, il podcast di Fedez. L'artista di Mare Fuori ha raccontato i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo, del suo provino per la serie di Rai 2 e di come ha scritto la sigla del programma, che è diventata una sorta di inno generazionale.
Matteo Paolillo, che interpreta Edoardo in Mare fuori, ha iniziato la sua carriera nel mondo della recitazione attraverso il teatro all'età di soli 13 anni. Dopo la maggiore età, si è trasferito a Roma per studiare all'Accademia Nazionale del Cinema. Nel recente podcast con Fedez, ha raccontato della sua esperienza in alcuni progetti precedenti a Mare fuori, tra cui Don Matteo e Vivi e Lascia Vivere. Il film d'esordio di Matteo Paolillo, intitolato Famosa, è stato afflitto dall'emergenza Covid che ne ha causato un ritardo nell'uscita e ha compromesso la distribuzione del film.
Mare Fuori 3, Serena De Ferrari: "Non diagnosticate Viola, sarebbe banale"
Matteo ha rivelato che il processo di selezione per Mare Fuori è stato diviso in due fasi. Nel primo step, ha registrato un video di prova che ha inviato alla produzione: "L'ho fatto tra una replica e l'altra di uno spettacolo che stavamo facendo a scuola. Sono andato sul terrazzo con i miei compagni che mi hanno dato una mano", ha raccontato. Nel secondo step, ha partecipato ad un "call back" dove ha recitato in presenza leggendo il copione che gli era stato dato, e alla fine è stato scelto dal regista.
Mare Fuori 3, Caiazzo: "La serie è diventata un cult, un punto di riferimento per molti"
Il successo della serie è cresciuto di stagione in stagione, diventando, con la terza, appena andata in onda, un fenomeno di massa, grazie anche al passaggio su Netflix. Matteo ha dichiarato che durante le riprese di Mare Fuori, ha notato come tutti si stessero aiutando reciprocamente e che sia lui che i suoi colleghi sono cresciuti molto insieme sul set. Inoltre, nel podcast di Fedez, ha parlato della sua esperienza nella scrittura della colonna sonora della serie.
Mare fuori 3, la recensione del finale di stagione: dopo il carcere arriva la vita adulta
Il regista della serie Mare Fuori stava alla ricerca di una sigla e Matteo, che sapeva fare musica, glielo ha comunicato. "Inizialmente mi ha detto 'vediamo, vediamo'". Durante una pausa Matteo ha avuto l'idea del ritornello della canzone. In seguito, ha lavorato insieme a Lollo per completare la musica e l'ha inviata al gruppo di Whatsapp dei ragazzi che recitano nella serie. "Da lì, la canzone è stata fatta ascoltare ai tecnici e successivamente è arrivata al regista, quando siamo tornati dalla pausa estiva il regista mi ha annunciato che la canzone sarebbe stata la sigla della serie".
In Mare fuori ci sono anche altre canzoni di Matteo, cantate da altri protagonisti. Alla domanda di Fedez, se questo gli facesse "rodere il cu.o" Paolillo ha risposto no. "Mi piace cantare le mie canzoni e non ho intenzione di fare il ghostwriter, ma è bello poter contribuire musicalmente alla serie, specialmente quando ci sono personaggi che cantano, anche se il mio non lo fa. Però ogni tanto ho messo delle delle chicche tipo cammino cantando oppure c'è la scena con Cardiotrap nella seconda stagione, lui scrive Sangue Nero mi fa leggere il testo e io dico 'Ah bella L'hai scritta tu'?".
"Quando mi hanno detto che avrei cantato il brano a Sanremo, non potevo crederci. È stato il momento in cui tutto il mio percorso è diventato reale", ha raccontato Matteo. "Non è che la mia vita sia cambiata molto, ma ci sono alcune cose che non posso fare tranquillamente come andare in luoghi pubblici".
Sul suo futuro di attore e cantante Paolillo non si preclude nessuna possibilità "Attualmente, vorrei dedicarmi sia al mondo della musica che a quello della recitazione. Non mi piace fare questa distinzione tra le due cose. Il 21 aprile ho pubblicato il mio nuovo singolo Liberatemi, un pezzo che parla della schiavitù dal tempo e presto uscirà il mio nuovo album. La musica collegata alla serie è ciò che mi dà più soddisfazione e mi fa sentire quanto sia importante quello che faccio per le persone".
Sul suo futuro di attore e cantante, Paolillo non si preclude nessuna possibilità: "Attualmente, vorrei dedicarmi sia al mondo della musica che a quello della recitazione. Non mi piace fare questa distinzione tra le due cose. Il 21 aprile ho pubblicato il mio nuovo singolo 'Liberatemi', un pezzo che parla del tempo e quindi della schiavitù del tempo, e presto uscirà il mio nuovo album. La musica collegata alla serie è ciò che mi dà più soddisfazione e mi fa sentire quanto sia importante quello che faccio per le persone".
In conclusione, Matteo Paolillo ha raccontato un episodio che lo ha gratificato: "Mi trovavo a Piazza Bellini a Napoli e un ragazzo mi si è avvicinato mostrandomi un foglio dicendo 'Guarda, io sono uscito da qualche giorno dal carcere di adulti a Napoli, e vedendo la vostra serie e sentendo la tua canzone, ho capito che voglio cambiare vita, che voglio fare un altro percorso, che voglio trovarmi un lavoro onesto, eccetera, eccetera.' Vedere quanto questa roba abbia un impatto reale sulla vita delle persone è una cosa che ti riempie d'orgoglio".