Ci sono novità su Man of Steel 2: Matthew Vaughn ha smentito il suo coinvolgimento nel sequel su Superman, ridimensionando quindi i rumors delle ultime settimane.
Da tempo infatti, si rincorrevano le voci su un possibile coinvolgimento di Matthew Vaughn come regista del secondo stand alone dedicato a Superman. Lui però ha ora ufficialmente confermato che con quel progetto non ha più nulla a che fare. Adesso rimane perciò da chiarire in che direzione si muoverà la Warner Bros. anche perché il loro universo cinematografico dedicato alla DC ha subito un vero e proprio cambiamento mentre non è ancora chiaro se Henry Cavill sia interessato ancora una volta a indossare i panni del supereroe creato dalla fantasia di Jerry Siegel e Joe Shuster.
Matthew Vaughn, nonostante non sia più legato a Man of Steel 2 ha comunque svelato i dettagli di quella che sarebbe stata la sua visione se il progetto fosse andato in porto. In una intervista uscita su Polygon ha infatti rimarcato che nel 2008 aveva ipotizzato la possibilità di realizzare non uno ma ben tre film con l'ausilio del fumettista di Kick Ass e Superman: Red Son, Mark Millar. Sarebbe stata una trilogia con un eroe "potente, edificante, pieno di speranza". Nulla a che vedere insomma con il nichilismo di Zack Snyder, ma non solo: "Il primo film doveva svolgersi quasi interamente su Krypton, e concentrarsi su Jor-El - spiega Vaughn - e l'imminente esplosione di Krypton, anche se il pianeta alieno sarebbe comunque andato incontro alla distruzione. Gli eventi si sarebbero svolti poi più tardi nella timeline, permettendo così a Superman di crescere sul suo pianeta d'origine e gradualmente avrebbe acquisito familiarità con la Terra, diventando adulto ancora prima di dover fare i conti con la sua lealtà nei confronti di entrambi i pianeti".
Nonostante queste premesse il lavoro e rimasto al palo sino a essere scartato in modo definitivo non a escluso a priori la possibilità di un suo ritorno se la DC lo richiamasse: "Sarebbe difficile dire di no" ha commentato, evidenziando poi i debiti artistici che avrebbe nei confronti del primo Superman, quello di Richard Donner con Christopher Reeve. "Mi piacerebbe fare una versione moderna di quella di Donner. Tornare alle origini insomma. Per me Superman è colore, eroismo. È un faro di luce nell'oscurità. E questo è quello che penso. Io e Mark Millar siamo enormi fan di quel Superman".