Madame Web, per il CEO di Sony, è stato un flop a causa della critica

Il CEO di Sony Pictures ha parlato dei flop ottenuti da film come Madame Web e Kraven il Cacciatore offrendo il suo punto di vista sul motivo degli incassi deludenti.

Una foto del film Madame Web

Tony Vinciquerra, CEO di Sony Pictures, ha parlato dei flop di Madame Web e Kraven il Cacciatore difendendo il lavoro compiuto sui film tratti dai fumetti della Marvel.
Il responsabile dello studio ha ammesso che il progetto con star Aaron Taylor-Johnson è stato "probabilmente il peggior lancio che abbiamo avuto".

Sony incolpa la stampa per l'insuccesso di Madame Web

Kraven il Cacciatore ha debuttato nei cinema americani il 13 dicembre incassando 11 milioni di dollari e arrivando, attualmente, a quota 18 milioni negli Stati Uniti e a 43 a livello internazionale.

Madame Web 2
Dakota Johnson nel film Sony

Vinciquerra, intervistato dal Los Angeles Times, è tornato a parlare di Madame Web, che aveva nel cast anche le star Dakota Johnson e Sydney Sweeney, spiegando: "Ha avuto dei risultati sotto alle aspettative nei cinema perché la stampa l'ha crocifisso. Non era un brutto film e ha avuto risultati grandiosi su Netflix".
Il CEO di Sony ha proseguito: "Per qualche motivo, la stampa ha deciso che non volevano che realizzassimo film tratti da Kraven e Madame Web e i critici li hanno semplicemente distrutti. Lo hanno fatto anche con Venom, ma il pubblico ha amato Venom e l'ha reso un incredibile successo. Questi non sono film terribili. Sono stati semplicemente distrutti dai critici nella stampa, per qualche motivo".

Madame Web, la recensione: un cinecomic orgogliosamente vecchio stile

Vinciquerra ha aggiunto che l'accoglienza riservata ai film legati all'universo di Spider-Man rendono difficile pensare di realizzarne un altro: "Se lo facessimo uscire sarebbe distrutto, a prescindere da quanto sia bello o brutto".

Nonostante le dichiarazioni del responsabile dello studio, Madame Web e Kraven il cacciatore non sono stati accolti negativamente solo dalla stampa: i due titoli, su Rotten Tomatoes, non vanno oltre quota 11% e 15% di recensioni positive da parte del pubblico.