Il regista George Miller ha deciso di fare causa alla Warner Bros dopo non aver ricevuto circa 7 milioni di dollari che lo studio dovrebbe versare alla sua Kennedy Miller Mitchell per il lavoro compiuto con Mad Max: Fury Road.
La situazione complicata è stata causata dal fatto che, secondo i calcoli della Warner, è stato superato il budget previsto, rendendo quindi giustificato il mancato versamento economico. I produttori, tuttavia, hanno replicato che sono stati proprio i responsabili della Warner Bros a prendere alcune decisioni che hanno causato degli importanti cambiamenti e dei significativi ritardi, elementi che hanno fatto lievitare le spese e i costi.
Miller, insieme al suo partner nella produzione Doug Mitchell, ha dichiarato: "Dopo tutto il duro lavoro e il successo del film, lo studio non ha onorato i termini del contratto. Ci dovevano versare una percentuale sostanziosa dei guadagni ottenuti dal lavoro attento e faticoso che è durato oltre 10 anni, dallo sviluppo dello script alla preparazione, considerando anche i tre anni necessari alla produzione del film. Quel lavoro ha avuto come risultato un film accolto in modo positivo in tutto il mondo. Preferiremmo sicuramente girare film con la Warner Bros piuttosto che discutere con loro ma, dopo aver provato per oltre un anno, non siamo riusciti a raggiungere una soluzione soddisfacente e ora dobbiamo ricorrere alla legge per risolvere le cose".
Il lungometraggio con Tom Hardy e Charlize Theron è costato circa 150 milioni di dollari ma ne ha incassati in tutto il mondo oltre 378, conquistando inoltre sei premi Oscar.