Il protagonista della serie MacGyver, Lucas Till, ha svelato che l'ambiente lavorativo creato dall'ex produttore Peter M. Lenkov lo aveva persino portato a pensare più volte al suicidio durante la prima stagione a causa degli attacchi personali subiti durante le riprese.
La rivelazione è stata fatta al magazine Vanity Fair dopo il licenziamento di Lenkov in seguito a un'indagine compiuta da CBS Television Studios.
Lucas Till ha dichiarato parlando della sua esperienza sul set di MacGyver: "Non ho mai lavorato così duramente in tutta la mia vita, e mi va bene farlo. Ma il modo in cui Peter M. Lenkov tratta le persone è semplicemente inaccettabile. Avevo pensieri suicidi durante il primo anno dello show a causa del modo in cui mi faceva sentire. Ma il modo in cui ha trattato le persone intorno a me, quello è stato il punto di non ritorno".
L'attore aveva spiegato al responsabile delle Rirsorse Umane della CBS: "C'era sempre qualcosa del mio aspetto che non gli andava bene, come quando indossavo un camice ospedaliero e ha detto che le mie gambe erano 'fottutamente orrende' e che non poteva mostrarle mai più. Onestamente ho trovato dell'umorismo nei suoi commenti, ma potete immaginare cosa poteva accadere se avesse colpito un punto debole, come spesso ha fatto. Come quella volta in cui ha urlato a un regista: 'O mio dio! Mettigli la maglia dentro i pantaloni, sembra un fottuto ragazzino'. Ho faticato a mantenere un 'peso da uomo' durante le riprese dello show a causa dello stress, la mancanza di tempo per allenarmi e impegni imprevedibili che rendevano impossibile nutrirsi in modo adeguato".
I portavoce di Peter Lenkov hanno però respinto le dichiarazioni sostenendo che sono "false e non vere al 100%" e che lo showunner ha sostenuto Lucas Till fin dall'inizio.
Lo showrunner di MacGyver, alcune settimane fa, è stato licenziato dopo un'indagine interna che ha evidenziato il suo contributo nel creare un ambiente di lavoro negativo e dalle conseguenze negative sui partecipanti.