Una giuria ha stabilito in modo unanime che M. Night Shyamalan non ha commesso plagio nello sviluppo della serie Servant, il progetto targato Apple TV+ che era stato al centro delle accuse della regista Francesca Gregorini.
La filmmaker italiana aveva chiesto 81 milioni come risarcimento danni, sostenendo che la serie avesse copiato vari elementi dal suo film La varietà su Emanuel.
Le accuse rivolte alla serie Servant
Il lungometraggio di Francesca Gregorini, arrivato nelle sale nel 2013, aveva al centro una ragazza che inizia a lavorare come babysitter per Linda, una giovane madre, che, tuttavia, non le fa mai vedere la figlia Chloe. La ragazza scopriva poi che nella culla non c'è mai stata una neonata, ma una bambola. Dopo un processo di sette giorni, avvenuto a Riverside in California, M. Night Shyamalan e i suoi collaboratori sono stati dichiarati innocenti delle accuse di plagio che erano state rivolte dalla regista di La verità su Emanuel.
Nella giornata di mercoledì Shyamalan si era presentato in tribunale per testimoniare, sostenendo di non aver mai sentito parlare del lungometraggio che aveva tra le sue star anche Jessica Biel, Kaya Scodelaro e Alfred Molina prima di iniziare lo sviluppo di Servant. Il regista aveva ribadito che si trattava, al "100% di un malinteso", sottolineando che non avrebbe mai permesso di attingere a un'altra opera per creare la serie e che nessun membro del suo team avrebbe copiato il film. Shyamalan aveva sottolineato: "Questa accusa è esattamente l'opposto di tutto quello che faccio e tutto quello che cerco di rappresentare".
Servant, la spiegazione dell'enigmatico finale della serie Apple
Il filmmaker aveva poi risposto alle domande su specifiche sequenze che l'accusa sosteneva fossero frutto di plagio, sostenendo che non c'era nulla di originale in momenti in cui, ad esempio, un personaggio sviene, citando capolavori del cinema come quelli di Alfred Hitchcock come esempio di momenti simili.
La giuria ha visto il film e le prime tre puntate dello show, oltre a sentire le testimonianze di vari esperti prima di arrivare al verdetto.