L'ufficiale e la spia si mostra nel trailer italiano ufficiale, dopo aver trionfato, non senza polemiche, durante l'ultima Mostra del Cinema di Venezia, dove ha vinto il Leone d'Argento Gran Premio della Giuria, il premo FIPRESCI come miglior film in concorso e il Green Drop Award.
L'ultimo film di Roman Polanski arriverà nelle sale italiane il 21 novembre, distribuito da 01 Distribution, e racconterà il famoso "affaire Dreyfus", uno dei più clamorosi errori giudiziari della storia, avvenuto in Francia tra il 1894 e il 1906 e che vide protagonista il soldato ebreo francese Alfred Dreyfus, ingiustamente accusato di essere una spia e quindi processato per alto tradimento.
Dreyfus sostenne fermamente la sua innocenza combattendo contro un'intera nazione. Il suo caso ebbe una notevole risonanza mediatica dividendo l'opinione pubblica del tempo, tra chi ne sosteneva l'innocenza e chi lo riteneva invece colpevole.
Tra gli innocentisti si schierò Émile Zola, il quale scrisse un articolo in cui puntava il dito contro il clima di antisemitismo imperante nella Terza Repubblica francese. Tale intervento venne intitolato "J'Accuse".
Come scopriamo subito attraverso il trailer ita, Alfred Dreyus nel film ha il volto di Louis Garrel, mentre l'ufficiale George Picquart è interpretato da Jean Dujardin. Completano il cast Emmanuelle Seigner, Mathieu Amalric, Melvil Poupaud, Damien Bonnard, Denis Podalydès, Vincent Grass, Grégory Gadebois, Wladimir Yordanoff, Didier Sandre.
Roman Polanski non è solo regista ma anche co-autore della sceneggiatura,
scritta a quattro mani con Robert Harris, autore del romanzo da cui il film è tratto, "L'ufficiale e la spia", in Italia edito Mondadori. Non è il primo lavoro insieme per il regista premio Oscar e lo scrittore: nel 2010 proprio da un romanzo di Harris era nata l'idea per L'uomo nell'ombra.
La trama ufficiale de L'ufficiale e la spia racconta: "gennaio del 1895, pochi mesi prima che i fratelli Lumière diano vita a quello che convenzionalmente chiamiamo Cinema, nel cortile dell'École Militaire di Parigi, Georges Picquart, un ufficiale dell'esercito francese, presenzia alla pubblica condanna e all'umiliante degradazione inflitta ad Alfred Dreyfus, un capitano ebreo, accusato di essere stato un informatore dei nemici tedeschi. Al disonore segue l'esilio e la sentenza condanna il traditore ad essere confinato sull'isola del Diavolo, nella Guyana francese. Un atollo sperduto dove Dreyfus lenisce angoscia e solitudine scrivendo delle lettere accorate alla moglie lontana. Il caso sembra archiviato. Picquart guadagna la promozione a capo della Sezione di statistica, la stessa unità del controspionaggio militare che aveva montato le accuse contro Dreyfus. Ed è allora che si accorge che il passaggio di informazioni al nemico non si è ancora arrestato. E se Dreyfus fosse stato condannato ingiustamente? E se fosse la vittima di un piano ordito proprio da alcuni militari del controspionaggio? Questi interrogativi affollano la mente di Picquart, ormai determinato a scoprire la verità anche a costo di diventare un bersaglio o una figura scomoda per i suoi stessi superiori".