Liam Neeson potrebbe dover affrontare ulteriori conseguenze, dopo la cancellazione del red carpet del film Un Uomo Tranquillo che era previsto a New York, a causa delle sue inaspettate dichiarazioni in cui spiegava il suo irrazionale istinto a vendicarsi dopo aver scoperto circa quaranta anni fa che una sua amica era stata violentata. Le dichiarazioni, considerate offensive e razziste, hanno ora portato a una petizione per far rimuovere la star del prossimo capitolo della saga cinematografica di Men in Black.
Il lungometraggio, con protagonisti Chris Hemsworth e Tessa Thompson, vede Neeson impegnato nella parte di uno degli agenti più importanti alle prese con alieni e altri nemici. Su Twitter c'è però chi ha proposto: "Spero realmente che non sia troppo tardi per cancellare quel razzista di Liam Neeson dal nuovo film di Men in Black".
Un altro tweet sottolinea solo come sia facile prevedere l'assenza di Neeson dalla promozione del lungometraggio.
Online c'è poi chi ritiene sia necessario boicottare il film a causa della presenza dell'attore, senza dimenticare battute ironiche legate alla possibilità che Christopher Plummer sostituisca Liam come accaduto in occasione di Tutti i soldi del mondo dopo lo scandalo che ha travolto Kevin Spacey.