C'è una traccia invisibile ma potentissima che attraversa ogni inquadratura di Lazarus, la nuova serie animata firmata Shinichiro Watanabe, il genio dietro Cowboy Bebop. Non si tratta solo di stile o scrittura, ma di un'anima condivisa, quella della sceneggiatrice Keiko Nobumoto, compagna creativa storica del regista e figura centrale nell'evoluzione dell'anime contemporaneo, venuta a mancare nel 2021. Watanabe, però, ha tenuto a precisare che lei è ancora viva nel suo cuore e la porta con sé anche nella sua ultima opera.
Lazarus: il nuovo anime di Watanabe è un omaggio a Keiko Nobumoto
In un'intervista apparsa su YouTube, Watanabe ha raccontato che Lazarus era nato come un progetto scritto a quattro mani con Nobumoto: "Abbiamo cominciato a sviluppare insieme la storia e i personaggi, ma proprio all'inizio lei si è ammalata ed è stata ricoverata in ospedale." Nonostante le difficoltà, Nobumoto ha continuato a collaborare da remoto, finché la malattia ha reso impossibile proseguire. "Alla fine, ci siamo detti che sarebbe stato troppo difficile andare avanti. Ma il suo spirito è ancora molto presente in quest'opera. Durante la produzione è venuta a mancare, così abbiamo deciso di realizzare la serie come tributo a lei."
Lazarus è un'opera in cui fantascienza e malinconia si sfiorano senza mai cedere alla retorica. Prodotta da MAPPA e trasmessa da Adult Swim, la serie è ambientata nel 2055, tre anni dopo la comparsa di Hapna, una droga capace di eliminare ogni tipo di dolore fisico. Ma il brillante Dr. Skinner, ideatore della sostanza, riappare improvvisamente annunciando che il farmaco ha una scadenza letale: dopo 42 mesi, chiunque lo abbia assunto è destinato a morire.
Nel caos che segue questa rivelazione, spicca Axel Gilberto, giovane brasiliano con un passato da evasore seriale e un presente segnato da una maturità ancora acerba, plasmato proprio da Nobumoto. "Avevo in mente un Axel più adulto, ma lei gli ha dato uno stile più giovane, mandandomi video di riferimento con l'umore che cercava. È così che è nato il personaggio," ha raccontato Watanabe. Un testamento silenzioso alla sensibilità di una delle voci più preziose dell'animazione giapponese, che continua a vivere tra le pieghe di una storia futuristica e umana.