Lo studio cinematografico voleva censurare il finale de La vita è bella, secondo quanto dichiarato da Roberto Benigni, omettendo la scena della morte di Guido. Molte persone, sia in Italia che all'estero, tra cui i dirigenti dello studio, volevano un finale allegro, gioioso, e Roberto dovette lottare per evitare che la scena venisse tagliata nella fase finale di montaggio.
Durante un'intervista, a proposito di questa sequenza, Benigni ha dichiarato: "Questa scena è stata la più difficile da far arrivare sul grande schermo... in molti avrebbero voluto censurarla sia in Italia che all'estero, perché credevano che il film fosse comico: per me non lo è, è pensato come una vera tragedia, e sono felice che sia arrivata al montaggio finale."
Un finale allegro in cui tutti sopravvivono avrebbe falsato il senso della storia in maniera intollerabile secondo il regista toscano. Benigni alla fine ottenne il consenso di dirigenti e censori, e riuscì a chiudere il film con la morte del personaggio di Guido Orefice.
A proposito de La vita è bella Roberto dichiarò: "Questo film, che si chiama La vita è bella, mi è venuto fuori, ma con emozione, tanto che mi ha fatto tremare tutte le costole del costato, ma anche a girarlo, ma bello, bello, è un film che non fa dormire la notte".